Serie "Sfregiata dalla guerra". Diana Borysenko, 45 anni, guida turistica. Le persone in Ucraina sono "sfregiate dalla guerra", ciascuna a modo suo. È quanto emerge dalla serie di immagini scattate da Dominic Nahr, che ha vinto il primo premio nella categoria "Ritratti".
KEYSTONE/NZZ-Photographen-Team
Dominic Nahr, conosciuto per i suoi reportage di guerra, è il grande vincitore degli Swiss press photography award di quest'anno. Diamo uno sguardo al suo lavoro e a quello degli altri fotografi e fotografe in competizione.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
Scrivo di sviluppi demografici, tendenze sociali e dibattiti in Svizzera.
Sono entrato a far parte di SWI swissinfo.ch dopo 15 anni di lavoro presso un giornale locale di Zurigo.
Come editor fotografico sono responsabile dell'uso editoriale della fotografia su SWI swissinfo.ch e delle nostre collaborazioni con le e i fotografi. Quando se ne presenta l'occasione, prendo la macchina fotografica e accompagno uno dei nostri giornalisti.
Mi sono formato come fotografo a Zurigo e ho iniziato a lavorare come fotoreporter nel 1989. Nel 1990 ho fondato l'agenzia fotografica svizzera Lookat Photos. Vincitore per due volte del World Press Award, ho ricevuto anche diverse borse di studio nazionali svizzere. Il mio lavoro è stato ampiamente esposto ed è presente in diverse collezioni.
Dominic Nahr è nato a Heiden, nel nordest della Svizzera, 40 anni fa. È cresciuto a Hong Kong e ora lavora a Zurigo come fotografo e fotogiornalista.
Il fotografo Dominic Nahr.
Keystone / Alessandro Della Valle
Nahr ha vinto il premio di miglior fotografo svizzero dell’anno ed ha anche ottenuto il primo posto nelle categorie “Ritratti” ed “Estero” con il suo lavoro per il quotidiano Neue Zürcher Zeitung, “Sfregiata dalla guerra” – una serie di ritratti realizzata in Ucraina – e con le fotografie scattate in Marocco dopo il devastante terremoto del settembre 2023. Nahr ha anche ottenuto il secondo posto nella categoria “estero” con una serie di fotografie scattate in Libia.
Primo posto, categoria “Estero”, Dominic Nahr. Terremoto in Marocco. Residenti pregano prima di seppellire il corpo di Said Ben Air nel villaggio montano devastato di Adouz, 200 abitanti, 34 dei quali sono morti. Il terremoto ha lasciato una scia di distruzione nei villaggi della catena montuosa dell’Atlante. Centinaia di persone sono morte e interi paesi sono stati spazzati via. Le persone rimaste si battono disperatamente per la sopravvivenza.
KEYSTONE/NZZ-Photographen-Team
Nel villaggio distrutto di Adouz si cercano persone sopravvissute tra le macerie.
KEYSTONE/NZZ-Photographen-Team
Gemelli di un mese di età, dopo il terremoto.
KEYSTONE/NZZ-Photographen-Team
Le persone che posano in questa serie di fotografie vivono in un campeggio alla periferia di Losanna.
KEYSTONE/Guillaume Perret
La serie di ritratti, talvolta intimi, è il risultato di un progetto del fotografo Guillaume Perret sul rapporto delle persone con il proprio corpo.
KEYSTONE/Guillaume Perret
Nel corso del 2023 è nata la serie “Résidents”, che non ha come tema principale la nudità, ma la libertà e l’autodeterminazione.
KEYSTONE/Guillaume Perret
Terzo posto, categoria “E stero”, Mario Heller. Foto scattate sull’isola di Spitzbergen, arcipelago della Svalbard, per la serie “Tagliati fuori dal mondo”. Soprattutto persone single vivono nei due prefabbricati sullo sfondo. Gli edifici sono stati rinnovati qualche anno fa con facciate variopinte.
KEYSTONE/Mario Heller
I minatori Alexander Yatsunenko (a sinistra) e Alexander Komirko dopo una faticosa giornata di lavoro.
KEYSTONE/Mario Heller
Molti dei giovani residenti fumano spesso. Le sigarette sono importate dalla Russia e costano pochissimo. Fumare è un passatempo popolare qui e un’importante attività sociale.
KEYSTONE/Mario Heller
Secondo posto, categoria “Vita quotidiana”, Karin Bauzin. Serie: “Lasciatemi morire”. Un uomo anziano pianifica la propria morte.
KEYSTONE
Michel Germond di Losanna, 82 anni, afflitto dai dolori, vuole mettere fine alla propria vita con l’organizzazione di assistenza al suicidio Exit. L’aperitivo di addio è trascorso nell’allegria.
KEYSTONE/Karine Bauzin
L’emozione dell’ex taxista mentre dice addio alla sua automobile.
KEYSTONE
Primo posto, “Ritratti”, Dominic Nahr. Serie “Sfregiata dalla guerra”. Olena Meshcheryakova, 24 anni, ballerina.
KEYSTONE/NZZ-Photographen-Team
Alexander Juma, 37 anni, soldato.
KEYSTONE/NZZ-Photographen-Team
Mikola Lasorko, 59 anni, installatore.
KEYSTONE/NZZ-Photographen-Team
Il primo premio nella categoria “Attualità” è andato a Mark Henley, un fotografo di origini britanniche che vive a Ginevra. Henley, che talvolta collabora con SWI swissinfo.ch, ha ottenuto il riconoscimento grazie al suo contribuito all’iconografia del declino della banca Credit Suisse con la sua serie di fotografie in bianco e nero.
Guilliaume Perret ha trionfato nella categoria “Vita quotidiana” con il suo studio intimo di un campeggio alla periferia di Losanna.
Nella categoria “Sport” il vincitore è stato Jonathan Labush, che ha utilizzato la sua lente per raccontare il mondo dell’hobby-horsing, attività che consiste nel simulare competizioni ippiche cavalcando un bastone su cui è montata una testa di cavallo di pezza.
Donne sottorappresentate
È sorprendente che a vincere in tutte le categorie siano stati solo uomini. Le donne che hanno ottenuto le posizioni più alte quest’anno sono state Annike Ramp (terzo posto, categoria “Storie svizzere”) e Karine Bauzin (secondo posto, “Vita quotidiana”).
La cerimonia di premiazione si è tenuta il 26 aprile all’Università di Berna nell’ambito degli Swiss press award, competizione che premia anche altri aspetti del giornalismo, tra cui il testo, il video e l’online.
Il montepremi di 140’000 franchi è sponsorizzato dalla fondazione indipendente Reinhardt von Graffenried. Gli Swiss press photo award sono i riconoscimenti fotografici più rinomati in Svizzera.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.
SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR
Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.