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Una mano tesa ai bambini brasiliani

1974-2004: Onorio Mansutti e il piccolo brasiliano diventato pilota a 30 anni di distanza (foto KiB) swissinfo.ch

Fare le elementari: ancora un lusso in tanti Paesi. “Kinder in Brasilien” è una fondazione svizzera che aiuta i piccoli brasiliani a forgiarsi un futuro migliore grazie all’istruzione.

Fondata dal fotografo di Basilea Onorio Mansutti, l’organizzazione, che festeggia 30 anni, manda a scuola 500 bambini l’anno.

Sulla carta d’invito per la festa dei 30 anni dell’associazione “Kinder in Brasilien” (Bambini in Brasile) si vedono due foto. Su entrambe appare, ritratto nello stesso luogo, il fondatore: il fotografo Onorio Mansutti, nel 1974 e nel 2004.

Nella prima foto un Mansutti con i capelli lunghi tiene per mano un bambino. Nella seconda foto, scattata a 30 anni di distanza, Mansutti, capelli corti, è di nuovo vicino al bambino di allora, diventato nel frattempo un uomo che indossa un’uniforme da pilota! Uno dei tanti
sogni realizzati dalla fondazione.

In 30 anni 10 mila bambini sono stati aiutati da “Kinder in Brasilien”: “Tra di loro ci sono anche professori, avvocati, musicisti, gente che adesso ci aiuta a sua volta”, dice Mansutti a swissinfo.

L’ispirazione di una notte ad Ipanema

L’idea della fondazione nacque nel 1974, nella splendida cornice di Ipanema, durante una bella cena in compagnia di amici, innaffiata da parecchi drink.

In quello stato di leggera ebbrezza, il contrasto tra la bellezza mozzafiato del posto, la simpatia della gente e l’estrema povertà di molti bambini, colpì Mansutti così profondamente da fargli decidere di passare all’azione.

Nel corso degli anni quell’idea ne ha fatta di strada: già nel 1988 “Kinder in Brasilien” è diventata una fondazione, in cui scorrono non solo le donazioni di privati, ma che raccoglie anche fondi provenienti da feste di beneficenza e aste di opere d’arte donate da artisti e musei di Basilea.

Solo due esempi: Jean Tinguely donò diverse sue opere e il prestigioso museo Beyeler una volta offrì alla fondazione un’opera di Picasso.

Madrine e padrini

La maggior parte delle donazioni comunque consiste nel contributo di privati che finanziano la scuola dell’obbligo per i bambini brasiliani.

Se un bambino vuole poi proseguire gli studi dopo la scuola elementare, la fondazione gli trova una “madrina” o un “padrino” che si occupa esclusivamente di lui.

Si tratta nella maggior parte dei casi di contributi che partono da 50 franchi mensili per la durata di tre anni.

Ma tra madrine o padrini e bambini si stabilisce spesso anche un bel rapporto personale: “Si scrivono, si telefonano, vanno a trovarli in Brasile”, spiega Onorio Mansutti.

Meno burocrazia

“Siamo una fondazione di amici, a struttura famigliare: non siamo grandi come la Croce Rossa, ma abbiamo anche meno burocrazia”, continua il fotografo di moda di origine italiana.

“Noi non ci occupiamo di bambini di strada, di cui si fa carico la chiesa. I nostri bambini hanno sempre una famiglia, a volte anche solo una nonna o una zia, comunque una casa”.

Gli altri progetti

Oltre all’istruzione di base la fondazione si occupa anche di altri progetti.

Uno di questi è stato cofinanziato dalla “Fondazione per uno sviluppo sostenibile” del gigante farmaceutico basilese Novartis: un orto di 2000 metri quadrati in un quartiere povero, coltivato dai suoi abitanti, che ne traggono parte del proprio sostentamento.

Un nuovo progetto si occupa invece di riscattare bambini di 10, 12 anni che lavorano in malsane fabbriche di carbone per aiutare finanziariamente la propria famiglia.

“I nostri collaboratori in Brasile controllano che i bambini siano mandati a scuola invece che a lavorare e in cambio noi paghiamo alla famiglia lo stipendio che guadagnerebbero i bambini”.

Poche decine di franchi al mese, ma che in Brasile possono fare tutta la differenza tra avere un futuro oppure no.

swissinfo, Raffaella Rossello

Ogni anno 500 bambini brasiliani riescono a frequentare le elementari grazie alla fondazione “Kinder in Brasilien”.
In 30 anni sono più di 10 mila i bambini che hanno usufruito del suo aiuto.
Molti bambini scrivono ai propri benefattori e fra di loro si stabilisce un rapporto personale.

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