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Deposito scorie, documento Nagra indica due siti

(Keystone-ATS) La Società cooperativa nazionale per l’immagazzinamento di scorie radioattive (Nagra) in un documento interno evoca due siti per la possibile costruzione di un deposito finale per le scorie nucleari: il Weinland zurighese e la zona argoviese del Giura orientale. Riguardo alla notizia in tal senso resa nota dai domenicali “SonntagsZeitung” e “Le Matin Dimanche”, la Nagra dice che si tratta solo di uno dei tanti scenari possibili. L’Ufficio federale dell’energia (UFE) vuole avere chiarimenti in merito.

Sarà in ogni caso il Consiglio federale a decidere dove un giorno verrà creato un deposito profondo per i rifiuti atomici: secondo la ministra dell’ambiente e dell’energia Doris Leuthard al più tardi fra dieci anni. Sulla base delle proposte formulate dalla Nagra alla fine del 2008, nel maggio del 2010 l’UFE ha definito le regioni per un deposito provvisorio, scelte per la geologia considerata adatta.

All’inizio di dicembre del 2011 il governo ha deciso che per il momento sono sei i posti possibili da esaminare in modo approfondito nei prossimi quattro anni: Südranden (SH), Weinland zurighese (ZH/TG), Lägeren Nord (ZH/AG), Bözberg (AG), Giura Sud (SO/AG) e Wellenberg (NW).

La nota della Nagra in questione è del 18 novembre del 2011, è contrassegnata come “confidenziale” e ha il titolo “Abstimmungsbesprechung Explorationsplanung” (discussione di coordinamento, pianificazione di esplorazione). In essa vengono menzionati la zona a nord-est di Zurigo per accogliere le scorie altamente radioattive e quella del Giura orientale (ex Bözberg) per i rifiuti mediamente o debolmente radioattivi.

Per questi due siti, nell’ambito del programma di perforazioni, è stata inoltrata la richiesta di autorizzazione di massima. Dopo qualche carotaggio, sono invece stati sospesi i lavori nei siti di Südranden (SH) e di Lägeren Nord (AG/ZH), mentre non si trova alcun accenno ai due posti nella fascia pedemontana del Giura Sud (AG/SO) e al Wellenberg (NW).

L’UFE è a conoscenza del documento interno dallo scorso 19 settembre, ha detto dall’ats la portavoce Marianne Zünd, confermando un’informazione apparsa nei domenicali “SonntagsZeitung” e “Le Matin Dimanche”. L’Ufficio federale vuole ora sapere qual’è il senso del documento, in che contesto è stato redatto e perché la Nagra ha designato i siti con un nome preciso se si tratta solo di un modello di pianificazione. Secondo Marianne Zünd, è assolutamente legittimo che la Nagra prepari differenti strategie. La portavoce ha comunque ammesso che il modo di procedere sia un poco strano.

Dal canto suo, la Nagra oggi ha pubblicato sulla sua pagina online il documento in questione ed una presa di posizione alle notizie dei domenicali. Non è stato determinato a priori alcun sito, sottolinea l’azienda. La nota interna descrive solo “uno dei tanti scenari possibili”, che servono da base per calcolare le risorse finanziarie e di personale necessarie; essa non descrive alcuna pianificazione, spiega. Nella nota interna sono stati usati i nomi veri dei possibili siti di deposito di scorie atomiche, e non una variabile come un numero o una lettera, poiché “i costi concreti si lasciano calcolare solo grazie a scenari concreti in posti concreti”.

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