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Diverse personalità chiedono a Berna di sostenere l’UNRWA

(Keystone-ATS) Diverse decine di personalità svizzere di spicco, tra cui le ex consigliere federali Micheline Calmy-Rey e Ruth Dreifuss, chiedono alla Confederazione di continuare a sostenere l’UNRWA.

“Non c’è alcuna prova” che l’agenzia dell’ONU “abbia svolto un ruolo nefasto in questo conflitto”, scrivono.

“Secondo molti pareri, compreso quello del CICR, solo l’UNRWA”, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, “è attualmente in grado, grazie alla sua esperienza sul campo e alle sue strutture esistenti, di fornire un aiuto umanitario sostanziale alla popolazione palestinese, che ne ha un disperato bisogno”, notano i firmatari dell’appello, pubblicato su diversi giornali della Svizzera romanda e tedesca ieri e oggi.

Presentandosi come “cittadine e cittadine svizzeri”, i firmatari chiedono ai rappresentanti eletti e alle autorità di “onorare gli impegni presi per finanziare l’UNRWA e rispettare così i valori umanitari del nostro Paese”.

L’appello è sostenuto da un comitato che comprende Alain Bittar, direttore dell’Institut des Cultures du Monde Arabe et Méditerranéennes di Ginevra, l’ex professore Riccardo Bocco (Graduate Institute Geneva) e Stephan Stadler, ex direttore dell’Autorità di controllo per la lotta contro il riciclaggio di denaro.

Oltre alle due ex consigliere federali socialiste, il documento è firmato da ex diplomatici, giornalisti, intellettuali, accademici, sportivi, artisti e “altri cittadini impegnati nei valori democratici e umanitari del nostro Paese”.

Tra questi, figurano per esempio il consigliere agli Stati Carlo Sommaruga (PS/GE), il consigliere amministrativo ginevrino Sami Kanaan, l’ex direttore del CICR Yves Daccord, l’ex procuratrice federale Carla Del Ponte, gli ex Segretari di Stato Jacques de Watteville e Jean-Daniel Gerber, gli ex Consiglieri nazionali Jean Ziegler (PS/GE) e Patrice Mugny (Verdi/GE) e lo scrittore Daniel de Roulet.

La Svizzera è uno dei maggiori donatori dell’agenzia ONU. Ha sospeso il pagamento dei 20 milioni di franchi previsti in seguito alle accuse israeliane di coinvolgimento del personale UNRWA nei massacri del 7 ottobre in Israele. Ieri Amnesty International ha consegnato a Berna due petizioni con oltre 45’000 firme.

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