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Borsa chiude settimana in bellezza

Dopo due giorni di tregenda, la borsa svizzera ha messo le ali venerdì, incurante dei dati macroeconomici negativi provenienti dagli Stati Uniti. In controtendenza l'UBS.

L’indice dei titoli guida SMI ha chiuso le contrattazioni oltre la soglia psicologica dei 6mila punti, per l’esattezza a 6099,62 punti, in crescita del 6,66%. L’indice allargato SPI è salito del 5,80% a 5031,6 punti.

In confronto al venerdì nero di una settimana fa, il barometro delle Blue-Chips ha guadagnato il 14,1%.

A sostenere massicciamente il mercato ci hanno pensato titoli difensivi come Nestlé, Novartis e Roche. Quanto ai titoli bancari e assicurativi, usciti a pezzi dalla crisi finanziaria mondiale che dagli Usa si è ormai diffusa a macchia d’olio in tutto il mondo, la giornata è stata positiva. Unica eccezione: il titolo UBS che, all’indomani dell’annuncio del piano di salvataggio di 68 miliardi di franchi della Confederazione, ha lasciato sul terreno il 4,87%.

Al termine di una settimana altalenante, anche le altre piazze europee hanno chiuso in ascesa. A Milano il Mibtel ha terminato le contrattazioni in rialzo del 4,16%, lo S&P/Mib è avanzato del 4,49%, mentre l’All Stars ha messo a segno un rialzo dell’1,77%.

A Francoforte, il DAX ha guadagnato il 3,4%, a Londra l’FTSE 100 è cresciuto del 5,2% e a Parigi il CAC 40 è salito del 4,7%.

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