Prospettive svizzere in 10 lingue

Le tanto attese riaperture delle frontiere fanno gioire la Quinta Svizzera

Menschen umarmen sich
Una famiglia si riabbraccia all'aeroporto internazionale di Sydney. Molte australiane e molti australiani sono rimasti bloccati all'estero da marzo 2020. AFP

Le frontiere dell’Australia e della Thailandia sono aperte dal 1° novembre. Singapore seguirà tra una settimana. Per gli svizzeri e le svizzere all'estero, la possibilità di viaggiare di nuovo è fonte di sollievo ed euforia.

Le frontiere dell’Australia sono state chiuse per quasi 600 giorni. Urs Wälterlin, corrispondente della radio pubblica svizzera di lingua tedesca SRF e collaboratore di SWI swissinfo.ch non ha aspettato un minuto di più per approfittarne. Lunedì ha comperato un biglietto per tornare in Svizzera e martedì si è imbarcato.

Centinaia di persone di nazionalità australiana che erano rimaste bloccate all’estero dal marzo 2020 hanno fatto ritorno a casa, ha detto Urs Wälterlin a SRF. L’Australia è stata in lockdown per 262 giorni, l’isolamento più lungo al mondo. Wälterlin ha anche raccontato che a suo figlio, che vive a soli 100 chilometri di distanza in un altro Stato, non è stato permesso di visitarlo. “Era una situazione molto difficile da vivere”.

Anche la Thailandia ha riaperto le frontiere il 1° novembre, con grande soddisfazione per il settore del turismo. “Molti dei resort sulle isole turistiche sono rimasti deserti, i ristoranti chiusi e gli edifici commerciali abbandonati”, dice Josef Schnyder, membro del Consiglio degli svizzeri e delle svizzere all’estero, da Bangkok.

Il settore del turismo tira un sospiro di sollievo

“La Thailandia ha capito che dobbiamo trovare un modo per convivere con il virus, e questa è una buona cosa”, dice Josef Schnyder. È anche un bene per l’economia, aggiunge. Molti dei suoi parenti svizzeri che lavorano nel settore del turismo possono ora respirare tranquillamente.

Ma la lunga chiusura ha avuto anche effetti positivi, dice Schnyder. “In Thailandia, la natura si è rigenerata notevolmente”, dice il 60enne, che è appena tornato da Ko Phi Phi, isola al largo di Phuket. “Era unica senza l’afflusso di turisti”, si entusiasma.

Josef Schnyder torna normalmente in Svizzera due volte all’anno, cosa che non ha potuto fare dall’inizio della pandemia. Di recente è stato in Svizzera per motivi impellenti di lavoro, ma ha dovuto osservare una quarantena di due settimane.

Per entrare in Thailandia, è necessario aver ricevuto entrambe le dosi del vaccino e avere effettuato un test PCR negativo nelle 72 ore precedenti alla partenza. È necessario anche che la compagnia di assicurazione sanitaria confermi una copertura di almeno 50’000 dollari. Bisogna poi registrarsi in anticipo su un sito web per ottenere il “Thailand Pass”, che deve essere presentato al check-in e all’entrata in Thailandia. Dopodiché, è richiesto di prenotare almeno una notte in un hotel certificato SHA Plus e aspettare il risultato del test Covid, che deve essere eseguito immediatamente dopo l’ingresso nel Paese.

Anche la politica svizzera beneficia di questa apertura: il presidente del Consiglio degli Stati Alex Kuprecht e il consigliere agli Stati Benedikt Würth visitano questa settimana l’Indonesia e la Thailandia. “Circa 10’000 persone di origine svizzera vivono in Thailandia, il Paese asiatico con la più grande comunità elvetica all’estero. Il presidente del Consiglio degli Stati incontrerà i rappresentanti della diaspora all’ambasciata svizzera a Bangkok”, si legge nella descrizione del viaggio ufficialeCollegamento esterno.

Resta da vedere se l’industria del turismo thailandese si riprenderà altrettanto rapidamente. Negli ultimi anni, la maggior parte delle turiste e dei turisti sono venuti dalla Cina, un Paese che non ha ancora riaperto le frontiere.

La corrispondente di SRF Karin Wenger aggiunge: “È anche probabile che molte persone in Europa abbiano già prenotato altre destinazioni per le vacanze invernali come precauzione. Inoltre, alcune regole sono ancora in vigore per entrare nel Paese”.

Vaccinazione disponibile tramite l’ambasciata

Gli svizzeri e le svizzere che vivono in Thailandia possono vaccinarsi dal primo novembre, secondo quanto comunicato sulle reti sociali dall’ambasciata svizzera in Thailandia. Cliccate qui per registrarvi.Collegamento esterno

Natale in Svizzera

Anche un altro Paese asiatico ha deciso di semplificare i viaggi per il popolo svizzero: dall’8 novembre, la Confederazione farà parte del programma “Vaccinated Travel Lane” di Singapore. Questo significa che coloro che sono vaccinati possono entrare nel Paese senza effettuare una quarantena. A differenza della Germania o della Francia, per esempio, la Svizzera non faceva parte di questo programma fino a ora, il che ha causato grande frustrazione tra la comunità elvetica all’estero, come riportato da CH Media.

“È fantastico, ringraziamo l’ambasciata svizzera per i suoi sforzi”, ha detto Alexandra De Mello, consigliera degli svizzeri e delle svizzere all’estero a Singapore. “Le persone non residenti sono finalmente di nuovo ammesse nel Paese”, il che è molto importante per Alexandra De Mello stessa, dato che due dei suoi figli vivono negli Stati Uniti, un altro in Inghilterra e i suoi genitori in Svizzera. “Ora possono venire tutti a trovarci”.

Le misure sono ancora severe, tuttavia, sottolinea De Mello, che vive a Singapore da 16 anni. Ecco perché tutta la famiglia ha deciso di festeggiare il Natale in Svizzera. “Non ci vediamo da quasi due anni”.

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR