Asta UMTS: rimangono solo 5 candidati

In poche ore, ben 4 operatori hanno gettato la spugna, rinunciando a partecipare all'asta per la concessione delle licenze sulla telefonia mobile della terza generazione. Dopo l'Italia, anche la Svizzera rischia di perdere miliardi di franchi.
Sta cominciando a farsi preoccupante la defezione a catena degli operatori che si erano annunciati per partecipare all’asta sulle licenze UMTS, in programma in Svizzera a partire da lunedì prossimo. Dopo l’abbandono di Cablecom appena ieri, venerdì altre tre società hanno deciso di rinunciare a concorrere per ottenere le 4 licenze in palio. Si tratta della Deutsche Telekom, della norvegese Telenor e della società di Hong Kong Hutchison.
La rinuncia di Telenor e Hutchison è stata annunciata dall’Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM), mentre quella di Deutsche Telekom è stata confermata da Stephan Althoff, portavoce di T-Mobil, filiale di Deutsche Telekom. In gara rimangono quindi ancora Swisscom, Orange, Diax, Sunrise e la spagnola Telefonica.
A questo punto, l’asta svizzera rischia di trasformarsi in un vero e proprio fallimento. In caso di defezione di un altro candidato, le 4 licenze UMTS verrebbero infatti attribuite al modestissimo prezzo di 50 milioni di franchi ciascuna. Una cifra ben lontana dai preventivati miliardi di franchi che avrebbe dovuto fruttare l’asta alla Confederazione.
In agosto l’UFCOM aveva previsto di poter incassare dai 3 ai 6 miliardi di franchi, sulla base dei dati relativi ai proventi ottenuti in altri paesi europei. Le aste per l’attribuzione delle licenze WLL (Wireless Local Loop, telefonia locale senza filo), realizzate in Svizzera nella primavera del 2000, avevano permesso alle casse statali di raccogliere 583 milioni di franchi.
Negli ultimi mesi aste analoghe per l’assegnazione delle licenze UMTS si sono svolte in numerosi paesi europei: Olanda, Italia, Austria, Gran Bretagna, Germania. In Gran Bretagna la vendita ha fruttato più di 60 miliardi di franchi e in Germania quasi 80 miliardi. In Italia è stato invece pagato un prezzo irrisorio, dopo che diverse società si erano ritirate all’ultimo momento, sollevando un’ondata polemiche. La Francia, il Portogallo e la Svezia hanno preferito vendere le licenze agli operatori, senza ricorrere alla procedura dell’asta.
Le nuove tecnologie UMTS (Universal Mobile Telephone System) entreranno in funzione in Svizzera soltanto a partire dal 2002. Permetteranno di trasmettere dati sulla telefonia mobile con una velocità pari a 200 volte quella attuale e di navigare in tempo reale su Internet.
swissinfo e agenzie

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