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Specialisti europei dei trasporti a Lugano

Veduta aerea del cantiere Alptransit a Bodio. alptransit

Hanno discusso delle misure per facilitare il transito delle merci attraverso le Alpi e dei ritardi nella realizzazione di Alptransit.

Critiche del Parlamento europeo alla politica svizzera dei trasporti, ma nessuna proposta concreta.

I problemi di trasporto delle merci dal centro dell’Europa al nord-ovest dell’Italia e alla Liguria, passando dalla Svizzera, mettono l’economia europea sulle ginocchia.

Il caos che si crea sui grandi assi di collegamento nord-sud costa all’Unione europea lo 0,5% del suo prodotto interno lordo. E, in assenza di misure concrete a corto termine, la situazione potrebbe peggiorare nel prossimo decennio, facendo salire i costi all’1% del PIL dell’UE.

Le grandi infrastrutture europee

Proprio per discutere di soluzioni da attuare rapidamente, l’Istituto Grandi Infrastrutture di Roma (I.G.I) ha organizzato il convegno che ha radunato politici italiani e svizzeri a Lugano.

Tra di loro, il vice-presidente del Parlamento europeo Guido Podestà, il vice-direttore dell’Ufficio federale dei trasporti (UFT) Peter Testoni. Assente, contrariamente al previsto, il ministro italiano delle infrastrutture e dei trasporti Pietro Lunardi.

Al termine dei numerosi interventi in programma – tra altri quelli dei sindaci di una decina di città svizzere ed italiane coinvolte nella problematica – si è giunto ad una conclusione non proprio rosea.

I problemi di Alptransit

La realizzazione di una delle più grandi infrastrutture per il passaggio delle merci attraverso le Alpi, quella della nuova trasversale ferroviaria alpina (NTFA) sotto il Gottardo potrebbe subire rallentamenti.

Rischia anche di costare più del previsto. I risparmi decisi ultimamente dalla Confederazione, anche per quanto riguarda la politica dei trasporti, si fanno sentire e rimettono in causa la conclusione della seconda fase di Alptransit..

Per intenderci, vi sono dubbi sulla costruzione della galleria di base del Monte Ceneri.

Lo ha confermato lo stesso Peter Testoni al momento delle conclusioni della giornata di lavori: “Dobbiamo studiare opzioni e varianti diverse e questo può significare un ritardo per la realizzazione della galleria del Ceneri. Tuttavia faremo di tutto per evitare dei tagli ai grandi progetti.”

Inoltre, i recenti imprevisti successi al cantiere di Faido confrontato a difficoltà geologiche non migliorano di certo le cose. Infine, la spada di Damocle pende anche sulla costruzione della strada Mendrisio-Varese-Malpensa.

Il trasporto su gomma

In forse quindi il portare a termine le grandi infrastrutture europee. Una constatazione amara allorquando il parlamento europeo non risparmia le sue critiche alla Svizzera.

In un intervento sul ruolo della Confederazione in seno all’UE, il vice-presidente del Parlamento europeo Guido Podestà non ha risparmiato dure critiche a Berna.

La politica elvetica dei trasporti, ha detto, penalizza fortemente gli autotrasportatori stranieri. Podestà ha menzionato il sistema di contagocce dei camion al Gottardo, sottolineando come tale sistema penalizzi gli autisti esteri.

Per il vice-presidente del Parlamento europeo, così facendo la Svizzera viola le norme europee in materia di libera circolazione delle merci attraverso le Alpi.

Le critiche a Berna

Un’altra critica a Berna è giunta da Giorgio Giudici, sindaco di Lugano. Nel suo discorso d’apertura, il primo cittadino della città sul Ceresio ha chiesto il potenziamento della linea ferroviaria tra Lugano e Chiasso.

“Una nuova trasversale ferroviaria alpina sotto il Gottardo non ha senso se i treni circolano lentamente nel sud del Ticino – ha aggiunto Giudici – per questo ci pare che la Svizzera non dimostri la volontà di collegarsi alla rete ferroviaria veloce italiana e, così facendo, dimostra un certo disinteresse per le regioni periferiche”.

Gli ha fatto eco il sindaco di Chiasso Aldo Moro che ha rimpianto il fatto che non sono state decise misure concrete.

In assenza di proposte vere e proprie, il convegno ha chiuso i battenti su una certezza: l’unico modo per frenare la congestione stradale che mina la competitività europea è quello di trasferire il trasporto merci dalla strada alla ferrovia.

In questo senso dovranno rapidamente essere ultimate le opere attualmente in costruzione.

swissinfo, Gemma d’Urso

Specialisti dei trasporti e politici si sono riuniti a Lugano per valutare le misure da adottare a livello europeo per facilitare il transito delle merci.

Critiche alla Svizzera per il sistema dei contagocce dei camion alla galleria autostradale del San Gottardo dal vice-presidente del Parlamento europeo Guido Podestà.

Preoccupazioni per gli eventuali ritardi nei lavori di costruzione della galleria di base della Nuova trasversale ferroviaria alpina (NTFA).

Il caos nei trasporti costa all’UE lo O,5 % del PIL
Fra dieci anni la fattura potrebbe essere dell’1 %
57 chilometri la lunghezza della galleria ferroviaria del Gottardo

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