FINMA sanziona Banca Coop: manipolato corso di borsa proprie azioni
(Keystone-ATS) Tra il 2009 e il 2013 la Banca Coop ha manipolato il corso di borsa delle proprie azioni al portatore. Lo comunica l’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA) che parla di “violazione grave”. La FINMA ha imposto all’istituto una serie di misure ed ha emanato un divieto di esercizio della professione di tre anni nei confronti dell’ex CEO Andreas Waespi (ha lasciato l’istituto a inizio agosto). La banca afferma di accettare l’ammonimento.
In una nota, la FINMA afferma di aver condotto presso diverse banche un’indagine approfondita concernente la condotta sul mercato, concentrandosi in particolare sulla negoziazione di titoli propri quotati alla Borsa svizzera. Nel caso della Banca Coop, l’autorità di vigilanza sostiene di aver constatato “considerevoli irregolarità”.
Concretamente, la Banca Coop, nel periodo fra l’estate del 2009 e la primavera del 2013, ha influenzato la libera formazione dei corsi borsistici delle proprie azioni al portatore. L’istituto ha acquistato propri titoli nell’ottica di contrastare un abbassamento del corso, precisa la FINMA. Tali transazioni sono avvenute in particolare prima e durante la pubblicazione dei dati di esercizio.
Nella nota, la FINMA afferma anche che l’infrazione non ha costituito una fonte di arricchimento né per la Banca Coop né per il suo personale. L’autorità di vigilanza ha anche riconosciuto che l’istituto ha adottato un atteggiamento cooperativo collaborando a fare prontamente luce sui fatti.
Da parte sua, la Banca Coop afferma in una nota di “prendere atto” della decisione della FINMA. L’istituto si dice “profondamente rammaricato di quanto accaduto”. La banca afferma anche che le misure vincolanti imposte oggi dalla FINMA sono in gran parte già state attuate.