The Swiss voice in the world since 1935

Francia: scandalo bipartisan colpisce socialisti e Ump

(Keystone-ATS) E Marine Le Pen ringrazia: in Francia lo scandalo “Fillon-Jouyet” – che coinvolge al tempo stesso la maggioranza socialista al potere e l’Ump, il grande partito neogollista all’opposizione – rischia di rivelarsi un ennesimo regalo per i populisti del Front National, già primo partito di Francia nelle elezioni europee di primavera.

“È una vicenda tossica dal punto di vista dell’opinione pubblica, perché colpisce sia la sinistra sia la destra”, osserva il politologo, Frédéric Dabi, dell’istituto di sondaggi Ifop. Tutto comincia con le rivelazioni, nastri alla mano, del quotidiano Le Monde secondo cui Francois Fillon – ex premier di destra di Nicolas Sarkozy, ma oggi suo rivale interno in vista della preziosa candidatura presidenziale nel 2017 – avrebbe chiesto all’attuale segretario generale dell’Eliseo, Jean-Pierre Jouyet, di accelerare le inchieste contro Sarkò, in modo da fermare la sua corsa verso la presidenza.

Uno smartphone mostra l’app SWIplus con le notizie per gli svizzeri all’estero. Accanto, un banner rosso con il testo: ‘Rimani connesso con la Svizzera’ e un invito a scaricare l’app.

Fillon ha smentito formalmente, denunciando Le Monde, ma la vicenda ha assunto una portata ancora più eclatante quando Jouyet ha cambiato la propria versione dei fatti. Dopo aver negato in un primo momento (giovedì scorso), il numero 2 dell’Eliseo – nonché fedelissimo amico di Francois Hollande – domenica ha ammesso di aver effettivamente parlato con Fillon delle procedure giudiziarie contro Sarkozy. Si è così passati da una possibile “affaire Fillon” a un “affaire Jouyet”. Con un coro di voci che ora lo accusano di aver “mentito ai francesi” e lo invitano a dimettersi dall’Eliseo. Sarkozy comunque sembra non credere al tradimento di Fillon: e da Caen ha denunciato le “bugie” degli attuali governanti socialisti. “Coinvolgere il Ps nella sordida guerra dell’Ump è inammissibile e scandaloso. Non cadremo in questa trappola”, tuona invece Carlos Da Silva, uno del Partito socialista.

Mentre i due principali partiti di Francia si accusano reciprocamente per celare l’imbarazzo, Marine Le Pen trova un’altra preziosa occasione per tornare a tuonare contro quello che definisce “l’Umps” (contrazione tra Ump e Ps, sorta di versione transalpina del “Pd meno elle” di Beppe Grillo). Se la vicenda mostra le profonde divisioni e la lotta senza esclusioni di colpi per la conquista del potere nell’Ump, rappresenta un nuovo colpo per Hollande, la cui impopolarità già stracciava tutti i record. Oggi, tutti sono concordi nel dire che il capo dello Stato ha rifiutato di intervenire nelle vicende giudiziarie di Sarkozy. Ma la scelta di chiamare Jouyet al suo fianco all’Eliseo è fortemente in discussione. In caso di sue dimissioni, Hollande sarebbe costretto a nominare il suo terzo segretario generale, uno dei posti chiave del potere in Francia, in nemmeno tre anni. L’affaire, scoperto da Le Monde grazie all’inchiesta dei suoi giornalisti Gérald Davet e Fabrice Lhomme, mette anche in luce le strette relazioni, a volte sorprendenti per i cittadini, tra gli esponenti delle diverse famiglie politiche, spesso provenienti dalla stessa scuola che forma l’elite transalpina (Ena), accusati dei peggiori inciuci malgrado le divisioni mostrate in pubblico.

Se il quotidiano Les Echos ritiene che Sarkozy possa approfittare della situazione, avvalorando il suo status “autoproclamato di vittima”, gran parte degli analisti ritiene che sarà invece Marine Le Pen, già data in testa al primo turno delle presidenziali nel 2017, a trarne maggior beneficio. “Questa successione di scandali – sostiene ancora il politologo Dabi – alimenterà l’idea che sono ‘tutti marci'”.

Articoli più popolari

I più discussi

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR