Giappone: conclusa caccia all’uomo più ricercato del paese

(Keystone-ATS) TOKYO – Si è conclusa dopo due anni e sette mesi la caccia al fuggitivo più ricercato del Giappone, un uomo di 30 anni sospettato principale (e di fatto unico) dell’assassinio di una ragazza inglese nel marzo 2007 a Chiba, nella periferia orientale di Tokyo.
Tatsuya Ichihashi, letteralmente sparito nel nulla subito dopo il ritrovamento nella sua abitazione del cadavere di Lindsay Hawker, insegnante ventiduenne di lingua inglese, è stato fermato nella serata di martedì a Osaka, poco prima che si imbarcasse su un traghetto per l’isola meridionale di Okinawa.
L’uomo è stato segnalato alle forze dell’ordine da un dipendente di una ditta di trasporti, insospettito dalla sua somiglianza con una foto segnaletica e dal comportamento estremamente schivo. Ichihashi, riferiscono i testimoni dell’arresto, non ha opposto resistenza agli agenti di polizia e ha subito confermato le proprie generalità, prima di essere condotto a Tokyo – a viso coperto – su un treno super veloce preso d’assalto da una moltitudine di giornalisti e cameramen.
Ichihashi, le cui foto segnaletiche era ben visibili in tutte le stazioni di polizia del Paese, è stato protagonista di una fuga e una latitanza che hanno pochi precedenti in Giappone, divenendo un caso mediatico seguito con grande attenzione dalla popolazione nipponica. A rendere ancora più drammatica la vicenda, oltre alla violenta morte per strangolamento della ragazza, la fuga rocambolesca degna di un film: Ichihashi, infatti, è riuscito a far perdere le sue tracce per oltre due anni e mezzo, arrivando – non si sa ancora con quali modalità – persino a cambiare i connotati fisici tramite molteplici operazioni chirurgiche.
A incastrarlo è stato l’ultimo intervento plastico al naso, effettuato a ottobre nella città centrale di Nagoya, che ha permesso a un chirurgo di identificarlo da alcune cicatrici e diffondere sul territorio il nuovo identikit.