Giubileo di Platino: ovazione per la regina al balcone
(Keystone-ATS) Ovazione per la regina Elisabetta II, 96 anni, comparsa come previsto dal balcone di Buckingham Palace al termine della parata Trooping the Colour che in questo 2022 suggella le celebrazioni pubbliche del Giubileo di Platino in onore dei suoi sette decenni sul trono.
Si tratta di un traguardo mai raggiunto da nessuno nella storia plurisecolare della monarchia britannica. La sovrana, vestita d’azzurro, è uscita inizialmente da sola appoggiandosi a un bastone, come è solita fare da alcuni mesi, ma è parsa in buona forma.
La parata – accompagnata come di consueto dal suono delle marce militari, fra tamburi, trombe e cornamuse – era stata presieduta sul campo a cavallo per la prima volta dal delfino Carlo, con il suo primogenito William e la principessa Anna, secondogenita di Sua Maestà, a fargli ala pure in sella.
Poi i reali “in servizio attivo” si sono spostati sul balcone per affiancare la regina, dopo che sul pennone del palazzo lo stendardo reale aveva sostituito la bandiera dell’Union Jack a confermare la presenza della monarca. Il saluto alla folla festante è stato preceduto da un siparietto quando il principino Louis di Cambridge, 4 anni, terzo figlio di William e Kate, ha anticipato tutti facendo capolino per un momento per sventolare la mano.
La 96enne sovrana, in abito color carta da zucchero firmato da Angela Kelly, è stata salutata da ripetuti urrà di una folla strabocchevole assiepatasi di fronte a Buckingham Palace e lungo tutto il vialone del Mall per rendere omaggio ancora una volta alla sovrana più longeva della storia britannica, tornata a farsi vedere per l’occasione più importante dopo mesi di semi-isolamento e di forfait a ripetizione.
La regina si è mostrata sorridente e toccata, dietro le lenti fumé, dall’enorme manifestazione d’affetto dei sudditi affluiti in un tripudio di Union Jack; ha indugiato con lo sguardo sulla marea umana che la invocava prima di rientrare dal balcone nel palazzo.
Balcone da cui ha assistito con un’espressione soddisfatta e a tratti assorta al passaggio di elicotteri e jet, in quello che è stato un gran finale a naso in su nel cielo di Londra – un po’ rannuvolato dopo il sole della prima mattina – segnato dal sorvolo di formazioni di velivoli vari: dai gloriosi aerei storici della Seconda Guerra Mondiale (un Lancaster, 2 Spitfire, 2 Hurricane), alla squadriglia di caccia Typhoon disposti a formare il numero 70, fino al trionfo delle Red Arrows, la pattuglia acrobatica della Raf, con la scia dei colori rosso, bianco e blu della bandiera nazionale del Regno.