GR: dopo abbattimento, due linci verranno reintrodotte in Surselva
Due linci verranno reintrodotte in Surselva, nei Grigioni, in due operazioni separate. L'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM) ha approvato una richiesta del Cantone. Quest'azione segue l'abbattimento erroneo di tre esemplari da parte di un guardiano della selvaggina.
(Keystone-ATS) Una prima lince proveniente dal Giura verrà rilasciata già l’anno prossimo. La campagna per la cattura dell’esemplare inizierà in febbraio e verrà coordinata dal Centro per medicina dei pesci e degli animali selvatici dell’Università di Berna assieme alla fondazione Kora e in collaborazione con le autorità venatorie cantonali. Nel 2028 seguirà un secondo rilascio di un esemplare proveniente dai Carpazi, dalla Romania o dalla Slovacchia, ha detto oggi la Consigliera di Stato Carmelia Maissen (Centro) in Gran Consiglio. Il tema è stato oggetto di due interpellanze nell’ora delle domande inoltrate dalla granconsigliera dei Verdi Grigioni, Anita Mazzetta, e dalla deputata UDC Gabriela Menghin-Inauen.
Prima reintroduzione nei Grigioni
“Per i Grigioni è una prima”, ha dichiarato il co-capo dell’Ufficio per la caccia e la pesca, Adrian Arquint, a Keystone-ATS. Finora non sono mai stati reintrodotti attivamente degli esemplari, e così dovrebbe rimanere anche in futuro. Gli animali arrivavano da soli nei Grigioni.
“In questo caso vogliamo correggere l’errore commesso l’anno scorso. Per questo vogliamo reintrodurre due esemplari”, ha continuato Arquint. In primo luogo l’operazione serve dunque a sostituire le tre linci – una adulta e due cuccioli – abbattute per errore da parte di un guardiano della selvaggina nel quadro della regolazione degli effettivi di lupo nel novembre 2024.
All’uomo, che si era autodenunciato appena si è reso conto dell’errore, è stata inflitta una multa a quattro cifre per aver violato la Legge federale sulla caccia.
Rafforzare la diversità genetica
Oltre a riparare all’errore, il Cantone mira anche a rafforzare la diversità genetica di questi animali. Le linci svizzere, reintrodotte negli anni ’70, discendono da pochi esemplari provenienti dai Carpazi, si legge sul sito della Fondazione Kora. La diversità genetica è impoverita, ciò porta a malattie e una possibile diminuzione degli esemplari. Anche Nei Grigioni sono stati osservati dei problemi legati alla genetica. “In alcuni giovani esemplari abbiamo riscontrato casi di mineralizzazione degli organi, il che può indicare un problema genetico. Gli animali non sopravvivono a questa malattia”, ha spiegato Arquint.
La reintroduzione di nuovi esemplari potrebbe portare nuova linfa a livello regionale. Ma Arquint rimane cauto. “Non dobbiamo illuderci che un unico esemplare possa risanare tutta la popolazione di linci nella Surselva”, ha detto.
Quarantena prima della libertà
Prima di essere liberati gli esemplari verranno tenuti in quarantena per alcuni giorni. “Si controlla che sia un animale sano e che non abbia mostrato comportamenti sospetti nei confronti degli animali da reddito”. Le linci verranno poi dotate di un collare con un trasmettitore GPS. Secondo Arquint è possibile che le due linci rimarranno in Surselva.
L’attuale effettivo di linci è stato stimato a 17 esemplari, ha scritto oggi l’Ufficio per la caccia e la pesca retico in un comunicato. La maggior parte della popolazione di questo felino si trova in particolare in Surselva. Anche sul massiccio del Calanda, nella Valle di Safien, sull’Heinzenberg, sullo Schamserberg, nel Comune di Rheinwald e Avers vivono degli esemplari. Sempre più spesso si registrano avvistamenti in Engadina e in Val Bregaglia. Quest’anno dopo oltre un secolo è stata registrata la presenza della lince in Val Calanca.