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GR: petizione per asili nido più accessibili, raccolte 2’355 firme

La Legge grigionese sulla promozione dell'assistenza ai bambini complementare alla famiglia va modificata: lo chiedono al Governo 2'355 persone. Il nuovo sistema invece di sgravare le famiglie causa più costi, secondo le promotrici di una petizione consegnata oggi.

(Keystone-ATS) L’obiettivo della nuova norma entrata in vigore lo scorso agosto è chiaro: rafforzare la conciliabilità fra famiglia e lavoro. Il modello di finanziamento iscritto nella legge avrebbe dovuto ridurre i costi di asili nido e famiglie diurne a carico dei genitori. Ma secondo il gruppo d’interesse “Assistenza all’infanzia accessibile a tutti” invece di essere sgravate, alcune famiglie ora pagano più di prima. “A essere interessate da questo aumento dei costi non sono soltanto i nuclei con un reddito elevato, ma pure quelli che si trovano nelle fasce medie e in alcuni casi anche in quelle basse”, ha spiegato la copromotrice della petizione, Dora Giugliano, a Keystone-ATS.

Rincari del 50%

La questione negli ultimi mesi ha riempito pagine di giornali ed è stata pure protagonista di una serie di atti parlamentari. Secondo i promotori della petizione i fattori penalizzanti del nuovo sistema sono molteplici. “Per la nuova tariffa applicata per i lattanti c’è un supplemento del 50%. Nella base di calcolo per le le agevolazioni, una famiglia oltre a dichiarare il reddito imponibile ora deve aggiungere anche il patrimonio complessivo e il terzo pilastro. Quindi alcune famiglie sono finite in una fascia di reddito più alta, malgrado le entrate siano rimaste identiche”, ha illustrato Giugliano, aggiungendo che in questo modo le famiglie che risparmiano vengono penalizzate.

Sulla base di questi fatti il gruppo di interesse chiede al Governo di introdurre al più presto misure correttive. “I maggiori fondi promessi devono alleviare le famiglie”, ha continuato Giugliano.

“Una parte significativa paga di più”

Stamattina il presidente del Governo e direttore del Dipartimento dell’economia pubblica e socialità, Marcus Caduff, ha ricevuto le firme. “Il nostro obiettivo rimane quello di migliorare la conciliabilità tra famiglia e lavoro, ma adesso dobbiamo capire cos’è successo con il cambiamento di sistema”, ha commentato Caduff. Già da alcune settimane il Dipartimento sta analizzando la situazione. “Da una prima analisi emerge che una parte significativa dei genitori paga di più. Tuttavia, l’analisi deve essere ancora approfondita”.

Malgrado il dato parli da solo, secondo Caduff non è necessario cambiare la legge. “Abbiamo aumentato del 50% le agevolazioni per l’assistenza all’infanzia al di fuori della famiglia. Nel 2022 il Canton Grigioni e i Comuni hanno pagato circa otto milioni di franchi, quest’anno saranno circa 13,8 milioni. E la nostra sfida è di capire dove sono i soldi e perché sono finiti lì”.

L’assistenza ai bambini complementare alla famiglia continuerà a tener banco. La prossima settimana verrà discussa in Gran Consiglio un’interpellanza della granconsigliera socialista Nora Kaiser, che chiede di far luce sullo sviluppo delle tariffe delle strutture per l’infanzia.

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