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Democrazia diretta in Svizzera

In Serbia nuovi scontri nelle proteste degli studenti

Keystone-SDA

In Serbia anche nella serata di ieri, per il quinto giorno consecutivo, proteste antigovernative indette in varie città dal movimento degli studenti in agitazione sono sfociate in violenti scontri con le forze di polizia.

(Keystone-ATS) I disordini più gravi si sono registrati a Valjevo, a un centinaio di km a sud di Belgrado, dove gruppi di dimostranti mascherati e con passamontagna hanno attaccato la sede del Municpio, la procura e la sezione locale dell’Sns, il partito di governo del presidente Aleksandar Vucic.

I reparti di polizia in assetto antisommossa intervenuti in forze sono stati bersagliati con lanci di pietre, bottiglie, petardi e altri oggetti. Gli agenti sono riusciti tuttavia a respingere i dimostranti, che hanno effettuato blocchi stradali rovesciando cassonetti e abbattendo segnaletica stradale.

Analoghe violenze di piazza sono avvenute a Zemun, sobborgo di Belgrado sul Danubio, e a Novi Sad dove sono state prese di mira con fitto lancio di sassi, mazze e bottiglie le sedi del Partito radicale serbo (Srs, ultranazionalista) e del Movimento dei socialisti (Ps), piccola formazione politica partecipante alla coalizione di governo e che è guidata dal controverso politico nazionalista e filorusso Aleksandar Vulin.

Alla base dei disordini, la protesta contro quello che viene ritenuto l’uso eccessivo della forza da parte della polizia nelle manifestazioni dei giorni scorsi, segnate dal ferimento di decine di agenti e da numerosi arresti.

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