Italia-Svizzera: Commissione Lombardia per problemi confine
(Keystone-ATS) Dopo le varie incomprensioni verificatesi negli ultimi anni con la Svizzera, il Consiglio Regionale della Lombardia in questa legislatura ha deciso di istituire una commissione speciale per i rapporti con le “aree di confine”, e cercherà di occuparsi anche di rapporti internazionali.
Stamani, Il Consiglio regionale ha dato il via libera definitivo al nuovo organismo che servirà in particolare ad approfondire i rapporti con il Canton Ticino – dove lavorano decine di migliaia di lombardi frontalieri, con ricadute nei rapporti bilaterali in termini fiscali e legislativi -, ma anche con il Canton Grigioni, le Regioni italiane a Statuto speciale e la Provincia autonoma di Trento.
Fra i compiti assegnati alla commissione, lo svolgimento di una indagine conoscitiva dei rapporti di natura giuridica, economica, culturale e sociale; la valutazione delle “criticità emergenti non solo a livello amministrativo, ma anche relative agli aspetti sociali, occupazionali e territoriali e di sicurezza derivanti dall’esecuzione degli accordi operanti tra i territori di confine e dalle differenze tra i diversi ordinamenti”.
Negli impegni che si assume così la Regione Lombardia c’è anche quello per contrastare alcuni fenomeni accentuati dalla crisi economica, per esempio “contrastare la distrazione di risorse” verso la Confederazione elvetica e “la delocalizzazione di attività produttive della Lombardia verso i territori confinanti”.