KOF: malgrado dazi, situazione economica in Svizzera migliora
Nonostante i dazi imposti dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che continuano a non essere indolore, l'economia svizzera guarda nuovamente al futuro con ottimismo. La situazione delle aziende ha registrato un netto miglioramento nel mese di ottobre.
(Keystone-ATS) L’indicatore sull’andamento degli affari calcolato dal Centro di ricerca congiunturale del Politecnico federale di Zurigo (KOF) ha raggiunto nuovamente il livello di luglio, ovvero quello precedente all’aumento delle tariffe doganali statunitensi sulle importazioni elvetiche, ha indicato oggi il KOF in una nota.
Dopo il calo registrato in agosto – in seguito alla decisione di Trump del primo del mese di portare al 39% i dazi sui beni svizzeri – si continua quindi a registrare una tendenza al rialzo.
L’indicatore si basa su un sondaggio a cui hanno risposto 4500 imprese, chiamate a descrivere come buona, soddisfacente o cattiva la loro situazione lavorativa: viene poi calcolata la differenza fra le percentuali delle risposte positive e di quelle negative.
Anche le previsioni delle aziende per il prossimo semestre sono tornate ad essere più ottimistiche. “Nel complesso, le aspettative non sono mai state così positive dall’inizio dell’anno. L’economia svizzera sta riprendendo slancio”, scrivono gli specialisti zurighesi.
Industria: mai così bene da due anni
Soprattutto nell’industria si è registrata una situazione economica nettamente più favorevole in ottobre, dopo la forte battuta d’arresto di agosto. La situazione rimane ancora difficile, ma non così critica come in agosto o settembre, indica il KOF. L’ultima volta che l’indicatore era stato migliore risale all’agosto 2023.
Anche per quanto riguarda le aspettative sull’andamento degli affari nel prossimo futuro, le aziende industriali nel complesso non sono più così pessimiste come lo erano in agosto e settembre.
Emerge tuttavia una spaccatura: mentre la posizione competitiva delle imprese svizzere all’interno dell’Unione europea (UE) è meno sotto pressione rispetto al passato, essa peggiora notevolmente sui mercati al di fuori dell’UE.
Attività negli Stati Uniti sotto pressione
La politica protezionistica di Trump sta quindi avendo effetto: stando agli esperti del KOF, le aziende con una forte presenza sul mercato statunitense stanno registrando un calo dei profitti. Le aziende reagiscono al mutato contesto economico riducendo la produzione.
Comunque, guardando ai prossimi tre mesi, le aziende prevedono più spesso un aumento della domanda rispetto al passato. Ciononostante, rimangono caute nei loro piani di acquisto di prodotti primari e di produzione, anche se meno prudenti che nel recente passato. Per quanto riguarda il personale, la tendenza va verso tagli.
Piccoli dettaglianti in ascesa
Nel commercio al dettaglio, la situazione economica è leggermente migliorata nel mese di ottobre. Soprattutto i piccoli attori segnalano una situazione relativamente favorevole. Il numero di clienti e le vendite non sono più così negativi come nel mese precedente.
Nel settore alberghiero e della ristorazione prosegue una cauta ripresa. Secondo il KOF, la situazione economica sta migliorando soprattutto nelle grandi città, mentre nelle zone di montagna e attorno ai grandi laghi si registra un leggero peggioramento. Gli hotel stanno registrando risultati migliori rispetto ai ristoranti.
Edilizia sotto pressione
Nel settore edile la situazione economica sta peggiorando. “Mentre il ramo della progettazione è in crescita, quello edile subisce una battuta d’arresto”, scrive il KOF. Tuttavia, le prospettive future sono decisamente più rosee. La fiducia nello sviluppo economico dei prossimi sei mesi non è mai stata così alta dall’inizio del Covid-19.
Nel settore finanziario vi è un po’ di eterogeneità: le banche valutano la loro attuale situazione commerciale in modo meno favorevole, ma si mostrano fiduciose per i prossimi mesi. Nonostante una leggera correzione delle loro aspettative commerciali, le assicurazioni rimangono ottimiste.