Lago di Poschiavo (GR): pesci e pescatori sotto pressione
(Keystone-ATS) Il Lago di Poschiavo (GR) è un bacino “interessante per l’industria della pesca”, soprattutto per l’abbondanza del salmerino alpino e della trota ma, rivela uno studio, la sua biodiversità è molto diminuita e la gestione delle acque in funzione della produzione di energia idrolelettrica potrebbe lasciare i pescatori a bocca asciutta.
L’Istituto per la ricerca sulle acque nel settore dei Politecnici federali (Eawag) pubblica oggi i risultati di una ricerca relativa, oltre che al bacino poschiavino, al Lago di Sils, in Engadina Alta (GR), che si iscrive in uno studio dettagliato sui pesci presenti in 26 specchi d’acqua alpini e prealpini, denominato “Projet Lac”. Al lavoro sui due laghi retici hanno partecipato anche l’università e il museo di storia naturale di Berna nonché l’Ufficio per la caccia e la pesca del Canton Grigioni e ricercatori internazionali, indica un comunicato dello stesso Eawag.
Le indagini rivelano che nel Lago di Poschiavo le trote vengono pescate principalmente lungo le zone poco profonde vicino alle rive e che i salmerini preferiscono profondità di 20-40 metri. Le due specie ittiche più importanti per la pesca prediligono quindi gli habitat che più risentirebbero dell’eventuale sfruttamento dello specchio d’acqua come bacino di accumulazione con impianto di pompaggio: le zone costiere sarebbero infatti frequentemente a secco a causa del regolare innalzamento e abbassamento del livello dell’acqua, mentre a una profondità di 20-40 metri l’ambiente potrebbe riscaldarsi anche di quattro gradi centigradi.
L’azienda elettrica Repower l’anno scorso ha ottenuto la concessione per il cosiddetto progetto Lagobianco, il cui cuore è costituito di una centrale ad accumulazione con sistema di pompaggio tra il Lago di Poschiavo e quello Bianco, situato nella regione del passo del Bernina (GR). La centrale – che potrà produrre fino a 1,5 terawattora (TWh) di elettricità all’anno – servirà soprattutto quale strumento di regolazione, tenendo conto della produzione irregolare da fonte eolica e fotovoltaica per rendere disponibile l’energia nei periodi in cui è maggiore la domanda.
La ricerca indica inoltre che la biodiversità originaria del lago poschiavino è stata fortemente influenzata dall’introduzione di specie ittiche di altri bacini imbriferi. Lo specchio d’acqua ospitava ad esempio una specie endemica di trota, ormai “pressapoco scomparsa”, constata l’Eawag.