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Mabetex: chiusa l’inchiesta russa per assenza di reato

Il presidente della Mabetex, Behgjet Pacolli (a destra) in un incontro con il presidente russo Eltsin nel febbraio del 1996 Keystone

La Procura russa ha chiuso l'8 dicembre, per assenza di reato, l'inchiesta sulla società luganese Mabetex, sospettata di aver versato bustarelle ad alti funzionari vicini all'ex presidente Eltsin per la ristrutturazione del Cremlino.

L’annuncio è stato dato mercoledì, a Mosca, dal procuratore responsabile delle indagini, Ruslan Tamaiev, secondo il quale le azioni delle persone inquisite non costituiscono reato. Completamente scagionato esce dalla vicenda Pavel Borodin, l’allora tesoriere del Cremlino, accusato dalla magistratura svizzera di essere il principale beneficiario delle presunte tangenti.

«È stato appurato che tutti i prelievi dal conto bancario in Svizzera intestato a Borodin, a sua figlia e a Behgjet Pacolli, il presidente della Mabetex, sono stati effettuati esclusivamente su incarico di Pacolli», ha detto Tamaiev. Per quanto riguarda un supposto conto corrente bancario della famiglia di Boris Eltsin, «un tale conto non esiste e le affermazioni sulla sua esistenza sono false e assolutamente prive di fondamento», ha aggiunto.

Tamaiev ha poi criticato l’ex procuratore Juri Skuratov, che nell’ottobre del 1998 aveva avviato l’inchiesta. In realtà, «già dai documenti preliminari appariva evidente l’insussistenza di reati e quindi il caso andava subito archiviato», ha concluso il capo degli investigatori.

Skuratov fu travolto poi da uno scandalo a luci rosse e costretto a dimettersi. La cosiddetta tempesta degli scandali sul Cremlino ha avuto origine sostanzialmente in Svizzera, dove la magistratura ha condotto inchieste sulle presunte tangenti pagate da Pacolli.

Il tesoriere del Cremlino, Borodin, era pure sospettato di aver ricevuto tangenti da un’altra società luganese, la Mercata Trading, che avrebbe versato bustarelle per 60 milioni di dollari, ottenendo in compenso appalti per 492 milioni.

swissinfo e agenzie

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