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Mafia e riciclaggio: MPC vuole norme più severe

(Keystone-ATS) Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) chiede pene più severe contro i mafiosi e i riciclatori di denaro. La norma penale attuale è “una tigre senza denti” e purtroppo totalmente inadeguata per perseguire la criminalità italiana organizzata, ha detto il vice procuratore generale Ruedi Montanari in un’intervista alla “Zentralschweiz am Sonntag”

Montanari si dice a favore di pene che vanno fino a 15 anni di prigione per i delitti di partecipazione a una organizzazione criminale e di omicidio. In fondo i mafiosi non rinunciano a compiere omicidi per perseguire i loro interessi, ha sottolineato. Attualmente sono confrontati a pene di al massimo cinque anni di reclusione. La mafia è sempre più attiva in Svizzera: in particolare a causa di un’azione più rigorosa da parte delle autorità italiane.

Già in primavera il MPC affermava nel suo rapporto annuale che membri delle quattro principali organizzazioni mafiose italiane avevano preso domicilio in Svizzera.

Il MPC chiede anche pene più pesanti per il riciclaggio di denaro. Oggi un semplice ladro rischia – con cinque anni di prigione – di avere una pena più severa di un riciclatore di denaro. Quest’ultimo in effetti può essere condannato ad un massimo di tre anni di detenzione.”Nessuno comprende questa cosa”, ha detto Montanari. Questi chiede che le pene siano portate a cinque anni.

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