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Melissa si abbatte anche su Haiti, almeno 20 morti

Keystone-SDA

Dopo aver devastato la Giamaica l'uragano Melissa, sceso a categoria 3, si è abbattuto in mattinata anche su Cuba, Haiti e Repubblica Dominicana, provocando ulteriori distruzioni e morti. Ora punta sulle Bahamas, dove l'impatto è previsto entro oggi.

(Keystone-ATS) A Haiti le inondazioni provocate dai venti e le piogge che accompagnano Melissa hanno causato almeno 20 vittime, riferisce il quotidiano locale “Le Nouvelliste” citando dichiarazioni del direttore della Protezione civile Emmanuel Pierre. “Il bilancio provvisorio è salito a 20 morti, 10 dispersi e ingenti danni materiali. Le ricerche continuano”, ha dichiarato Pierre. Le vittime sono state provocate dall’esondazione del fiume La Digue nella località di Petit Goave, nel Dipartimento dell’Ovest.

Una vittima si registra anche dal lato dominicano dell’isola di Hispaniola, segnalano le autorità locali.

A Cuba le autorità hanno ordinato l’evacuazione di almeno 735’000 abitanti nelle province orientali di Santiago de Cuba, Holguín e Guantánamo, dove è stata ordinata la chiusura di scuole, aziende e uffici governativi. “La notte è stata molto complessa”, ha scritto oggi il presidente cubano Miguel Díaz-Canel sulle reti sociali esortando i cubani “a rimanere in casa”.

Secondo quanto riporta l’ultimo bollettino del National Hurricane Center statunitense (NHC), l’uragano è sceso a categoria 3 e punta adesso sulle Bahamas con raffiche di vento fino a 170 km/h. “Melissa continua a spostarsi sulla parte orientale di Cuba e presto emergerà nell’Atlantico Sud-Occidentale portando venti dannosi, piogge, inondazioni e pericolose mareggiate su Cuba e le Bahamas”.

Per quanto concerne la Giamaica, il coordinatore dell’ONU per i paesi caraibici Dennis Zulu, in dichiarazioni dalla capitale KIngston rilanciate dai media locali ha sostenuto che “da quanto sappiamo finora, la distruzione di infrastrutture, proprietà, strade, reti di comunicazione ed elettricità è senza precedenti”. “Le persone si trovano nei rifugi in tutto il paese e, al momento le nostre valutazioni preliminari mostrano che il paese è stato devastato a livelli mai visti prima”, ha aggiunto Zulu citando una stima iniziale di un milione di persone colpite.

Il governo britannico ha annunciato la creazione di un fondo di emergenza da 2,5 milioni di sterline (2,6 milioni di franchi) per aiutare la Giamaica. Il premier Keir Starmer ha definito la situazione nel paese membro del Commonwealth “davvero scioccante”.

L’iniziativa prevede l’invio in Giamaica di tende, filtri per l’acqua e coperte, oltre ad attrezzature sanitarie per prevenire la diffusione di epidemie. Mentre la nave militare britannica HMS Trent si trova nei Caraibi ed è pronta ad aiutare le popolazioni colpite dall’uragano.

Intanto il Foreign Office ha istituito un centro di crisi per fornire assistenza consolare ai cittadini britannici nella regione. Secondo i media del Regno Unito in Giamaica, popolare destinazione turistica, sono circa 8’000.

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