
Ministro, “l’economia russa è sull’orlo della recessione”

Il ministro russo dello Sviluppo Economico, Maxim Reshetnikov, ha dichiarato che la Russia è "sull'orlo di una transizione verso la recessione" e che "tutto dipende dalle decisioni" di politica economica che saranno prese. Lo riporta l'agenzia Interfax.
(Keystone-ATS) “Secondo i dati, stiamo assistendo a un raffreddamento” dell’economia. “Ma per noi, tutti i dati sono solo uno specchietto retrovisore. Stando all’attuale opinione imprenditoriale, sembra che siamo già, in generale, sull’orlo di una transizione verso una recessione”, ha detto Reshetnikov nell’ambito del Forum economico internazionale di San Pietroburgo. Il ministro ha poi precisato di non aver “predetto una recessione” ma di aver detto che la Russia è “sull’orlo” e che “quindi tutto dipende dalle nostre decisioni”. “Potremmo avere una stagnazione, ma non una stagflazione”, ha poi dichiarato Reshetnikov secondo la Tass.
La Russia sostiene che il suo Pil sia cresciuto del 4,3% nel 2024, ma secondo gli esperti si tratta di un dato trainato artificialmente dall’aumento della spesa militare legato all’invasione dell’Ucraina da parte delle truppe del Cremlino. E nel primo trimestre di quest’anno la crescita è stata dell’1,4%: il dato più basso in due anni secondo la France-Presse.
L’inflazione nel 2024, stando ai dati ufficiali, ha invece raggiunto il 9,5% lo scorso anno, un valore ben al di sopra dell’obiettivo del 4% che si è dato il governo russo. La banca centrale russa in questi anni ha aumentato il tasso di sconto fino al 21% per cercare di frenare l’inflazione, ma a inizio mese lo ha ridotto un po’, al 20%.
Il ministro russo delle Finanze Anton Siluanov da parte sua ha affermato che l’economia russa si sta semplicemente “raffreddando”, ma ha aggiunto che “l’estate segue sempre il freddo”, riporta Meduza aggiungendo che la governatrice della banca centrale, Elvira Nabiullina, ha descritto i recenti sviluppi come l’economia che “esce da uno stato di surriscaldamento”. “Avevamo una domanda in crescita, ma l’offerta è rimasta indietro, ed è da lì che sono derivati il surriscaldamento e l’inflazione. È abbastanza semplice”, ha affermato Nabiullina.