MO: truppe israeliane nel Parlamento di Gaza City
(Keystone-ATS) Soldati israeliani della Brigata Golani sono penetrati nel Parlamento di Gaza City prendendone il controllo. Virale sui social la foto delle truppe che espongono le bandiere israeliane dietro il banco della presidenza.
Dal canto suo, un membro di Hamas a Beirut ha dichiarato alla Nbc che Hezbollah entrerà pienamente in guerra con Israele se Hamas sarà completamente distrutta a Gaza. “La linea rossa per Hezbollah è la totale distruzione della resistenza a Gaza”, ha detto Ahmed Abdul Hadi con Nbc.
Intanto, il presidente americano Joe Biden ha chiesto a Israele “azioni meno invasive” contro l’ospedale di Al-Shifa a Gaza. Biden ha detto che l’ospedale Al Shifa di Gaza deve essere protetto e in grado di funzionare in modo efficiente, riporta il consigliere per la sicurezza nazionale Usa, Jake Sullivan.
Biden, parlando con i reporter, ha confermato che si lavora per ottenere pause umanitarie che facilitino il rilascio degli ostaggi in mano ad Hamas, negoziato con il Qatar.
Da parte sua, il portavoce militare Daniel Hagari ha denunciato il fatto che Hamas tenesse ostaggi israeliani nell’ospedale pediatrico Rantisi a Gaza City. Secondo Hagari, sono stati trovati un tunnel, armi, esplosivi e un’area destinata forse ad essere usata per nascondere ostaggi.
Nella sua ricostruzione Hagari ha mostrato l’imboccatura segreta di un tunnel scavato a breve distanza dal lato posteriore dell’ospedale Rantisi. La corrente elettrica per quel tunnel proveniva dall’ospedale. Alla base del tunnel – ha aggiunto Hagari, mostrando immagini – c’era una armeria utilizzata da Hamas. Al suo interno (situato alla base dell’ospedale) c’erano esplosivi, corpetti, esplosivi, bomba a mano e Rpg.
In un ambiente vicino Hagari – che oggi era assieme alle truppe che sono penetrate in quel tunnel – sono stati trovati pannolini ed una bottiglia di plastica per bebè. C’era anche una seggiola con alcune corde slacciate. ”Stiamo investigando la possibilità che qui siano stati tenuti ostaggi”, ha affermato.
Dal canto suo Charles Michel, presidente del Consiglio europeo, parlando al forum economico della Süddeutschen Zeitung a Berlino ha dichiarato come “tutti possano vedere la tragedia” della popolazione della Striscia di Gaza e l’Unione Europea sta lavorando a un corridoio marittimo da Cipro per poter consegnare gli aiuti urgentemente necessari. Hamas sta usando i civili come scudi umani e questo rende la situazione difficile, ha aggiunto Michel, come riporta la stessa Sz. “Vogliamo sostenere il diritto di Israele all’autodifesa, ma garantire la protezione dei civili”, ha detto ancora Michel.
Secondo il politico belga è quasi impossibile valutare i fatti sul campo. Ad esempio, il bombardamento degli ospedali nella Striscia di Gaza è contrario ai principi di protezione dei civili in situazioni di guerra, ma per Israele è importante distruggere i tunnel di Hamas. “Non possiamo giudicare questa situazione, speriamo che la giustizia internazionale faccia chiarezza un giorno”, ha detto Michel, secondo quanto trascritto da Sz. Per Michel è anche ancora troppo presto per valutare cosa stia accadendo all’ospedale al-Shifa di Gaza City.
Da parte sua, “l’Onu ha osservato un minuto di silenzio per onorare i colleghi uccisi a Gaza: dall’inizio del conflitto più di 100 operatori dell’Unrwa”, l’agenzia della Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, “hanno perso la loro vita, il numero più alto in un conflitto in un periodo così limitato. Non saranno mai dimenticati”. Lo twitta il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres.
Frattanto, più di 30 organizzazioni religiose e di attivisti – fra le quali Oxfam America, Amnesty International e Center for Civilians in Conflict – scrivono al Pentagono per chiedere la sospensione delle forniture di munizioni a Israele. “In queste circostanze concedere al governo di Israele l’accesso a queste munizioni mettere a rischio la protezione di civili, il rispetto della legge internazionale e la credibilità dell’amministrazione Biden”, affermano le associazioni nella missiva riportata dal Washington Post.
Infine, il capo di stato maggiore dell’esercito israeliano, Herzi Halevi, oggi presso il Comando Nord per una valutazione della situazione ha detto “stare preparando piani operativi per il nord” di Israele, al confine con il Libano.
“La nostra missione è portare la sicurezza (e di) consentire ai civili di sentirsi sicuri di tornare nelle loro case”, ha aggiunto.
Halevi ha approvato i piani difensivi e offensivi previsti e ha dato indicazioni per un’elevata preparazione di tutte le forze per il futuro.