Nicaragua: arrestata la candidata alla vice presidenza
(Keystone-ATS) La candidata alla vicepresidenza nicaraguense dello schieramento Alianza Ciudadanos por la Libertad (CxL) Berenice Quezada è stata informata di essere stata “inibita” a concorrere per tale carica alle elezioni del 7 novembre ed è stata posta agli arresti domiciliari.
“Denunciamo che oggi (il 3 agosto) alle 21.30 Berenice Quezada, candidata alla vicepresidenza della Repubblica dell’Alianza Ciudadanos por la Libertad, ha ricevuto notifica al suo domicilio dall’autorità giudiziaria e dal pubblico ministero, accompagnati dalla polizia, che da quel momento era agli arresti domiciliari, senza accesso a comunicazione telefonica, con restrizioni migratorie ed era inibita dalla corsa per una carica pubblica di elezione popolare. È attualmente a casa sotto custodia della polizia”, ha scritto CxL sul suo account Facebook, secondo quanto riferisce il portale 100% Noticias. “Chiediamo libertà e rispetto per i diritti umani di Berenice Quezada”, ha aggiunto l’organizzazione politica.
Prima dell’arresto, un gruppo di fanatici sandinisti si era presentato all’Ufficio del difensore civico per i diritti umani per denunciare Quezada con l’accusa di incitamento alla violenza, in riferimento ad alcune dichiarazioni rese durante la registrazione delle candidature alle elezioni.
Il Consiglio supremo elettorale (Cse) del Nicaragua ha ricevuto il 2 agosto, ultimo giorno previsto dalla legge per la presentazione delle candidature per le presidenziali del 7 novembre, i binomi di cinque partiti e coalizioni. Il primo binomio ad essere registrato è stato proprio quello di CxL, composto da un ex guerrigliero della “Contra” anti-sandinista e ora imprenditore, Oscar Sobalvarro, e da Quezada, ex Miss Nicaragua 2017.