Novartis taglia, Unia insorge: “affronto ai lavoratori”
Una scelta incomprensibile e vergognosa: è la reazione di Unia alla decisione di Novartis di cancellare 550 impieghi a Stein (AG).
(Keystone-ATS) Il sindacato accusa il colosso farmaceutico di aver agito in malafede, dopo aver rassicurato solo poche settimane or sono riguardo all’assenza di rischi per l’occupazione nel sito in questione.
“Unia condanna l’eliminazione di ulteriori posti di lavoro e l’indebolimento della Svizzera come sede industriale”, si legge in un comunicato. La mossa della società appare del tutto “incomprensibile”, alla luce degli ottimi risultati finanziari pubblicati dall’azienda poche settimane or sono, in un contesto inoltre di aumento della produzione negli Usa. Viene chiesta con urgenza la valutazione di alternative.
“È scandaloso che, a spese dei lavoratori della produzione e dell’imballaggio, si voglia aumentare ulteriormente gli alti profitti per soddisfare l’avidità degli azionisti”, sostiene l’organizzazione. “Secondo questa logica la spirale dei licenziamenti per ottenere guadagni ancora maggiori a spese della Svizzera come sede industriale continuerà a girare senza sosta”.
Unia invita Novartis ad avvalersi della procedura di consultazione che sarà avviata prossimamente per tenere conto delle proposte dei lavoratori ed evitare la soppressione di centinaia di posti di lavoro. Le alternative devono essere valutate seriamente, come previsto dalla normativa sui licenziamenti collettivi. A questo proposito a causa del breve preavviso dato ai dipendenti e alle parti sociali, la procedura di consultazione deve essere prorogata per consentire un approccio serio. “Il procedimento non deve essere un semplice alibi”, conclude il sindacato.