Nuovo test precoce per sindrome di Down, su sangue gestante
(Keystone-ATS) Messo a punto un test precoce per diagnosticare la sindrome di Down già alla decima settimana di gestazione. Si basa su un prelievo di sangue materno e la ricerca al suo interno di Dna fetale. Il nuovo esame è stato messo a punto e testato da Kypros Nicolaides del King’s College di Londra. Secondo quanto riferito sulla rivista “Ultrasound in Obstetrics & Gynecology”, il nuovo test è più accurato del bitest oggi in uso ed effettuabile tra l’11esima e la 13esima settimana.
Oggi per diagnosticare un’eventuale anomalia cromosomica come la trisomia 21 (sindrome di Down) è in uso il test combinato (o bitest) che è un esame di screening che associa all’esame ecografico della translucenza nucale, un’analisi del sangue materno. Se il bitest dà esito positivo, di solito la gestante esegue l’amniocentesi che però è una tecnica non del tutto scevra da rischi per il feto.
Il nUovo esame, invece, si effettua già alla decima settimana e si basa su uno screening del Dna fetale che si trova nel sangue materno e si può raccogliere con un prelievo. Sperimentato su 1005 gravidanze, il nuovo esame è risultato più accurato e potrebbe anche essere a sua volta combinato col bitest.