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Onu, agenzie chiedono cessate il fuoco immediato a Gaza

La situazione resta catastrofica a Gaza. KEYSTONE/AP/Abed Khaled sda-ats

(Keystone-ATS) Le principali agenzie umanitarie delle Nazioni Unite e gli enti di beneficenza internazionali hanno chiesto un immediato “cessate il fuoco umanitario” a Gaza. Intanto però nella notte la Striscia è stata teatro di una nuova strage.

Più di 200 palestinesi sono infatti stati uccisi durante gli attacchi dell’esercito israeliano, ha reso noto il ministero della Sanità di Hamas.

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In una dichiarazione congiunta firmata, tra gli altri, dai vertici dell’Ocha, dell’Unicef, del Programma alimentare mondiale, dell’Oms, di Save the Children e di Care International, la situazione di Gaza viene definita “orribile” e “inaccettabile”.

“Da quasi un mese il mondo osserva l’evolversi della situazione in Israele e nei Territori palestinesi occupati – si legge – con shock e orrore per il numero vertiginoso di vite perse e dilaniate. Secondo le autorità israeliane, in Israele sono state uccise circa 1400 persone e migliaia sono rimaste ferite. Più di 200 persone, compresi bambini, sono state prese in ostaggio. I razzi continuano a traumatizzare le famiglie. Decine di migliaia di persone sono state sfollate. Questo è orribile”.

“Tuttavia, l’orribile uccisione di un numero ancora maggiore di civili a Gaza – proseguono le agenzie umanitarie – è un oltraggio, così come lo è l’esclusione di 2,2 milioni di palestinesi da cibo, acqua, medicine, elettricità e carburante. A Gaza, secondo il Ministero della Sanità, sono state uccise quasi 9500 persone, tra cui 3900 bambini e oltre 2400 donne. Più di 23’000 feriti necessitano di cure immediate negli ospedali sovraccarichi. Un’intera popolazione è assediata e sotto attacco, privata dell’accesso ai beni essenziali per la sopravvivenza, bombardata nelle proprie case, rifugi, ospedali e luoghi di culto. Questo è inaccettabile”.

Secondo Cindy McCain, direttrice esecutiva del Programma alimentare mondiale (World food programme), l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di assistenza alimentare e la più grande organizzazione umanitaria del mondo, le scorte attuali di beni alimentari essenziali a Gaza sono sufficienti per circa altri cinque giorni. La situazione per la popolazione di Gaza è “catastrofica” poiché nella zona di guerra non viene inviato abbastanza cibo.

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