
Papa: terzo giorno in Myanmar, anche incontro con buddisti

(Keystone-ATS) Il Papa ha cominciato il terzo giorno della sua visita in Myanmar celebrando (quando in Svizzera era notte) la messa nel Kyaikkasan Ground, una grande area nel cuore di Yangon, adibita a aventi sportivi.
È stata la prima, e unica, messa pubblica di questo viaggio nel Paese in cui la comunità cattolica conta circa settecentomila fedeli. Un rito colorato e gioioso al quale secondo le autorità hanno preso parte circa centocinquantamila persone.
Dopo il pranzo nell’arcivescovado di Yangon, papa Francesco, quando in Svizzera saranno circa le 10 del mattino, si recherà nel Kaba Aye Centre, luogo simbolo del buddismo Theravada, dove incontrerà il consiglio supremo “Sangha” dei monaci buddisti. Sarà presente anche il ministro per gli Affari religiosi, Thura U Aung Ko.
Il buddismo è la religione fortemente maggioritaria in Myanmar, buddista è anche la leader democratica Aung San Suu Kyi, il buddismo, e la supremazia della etnia birmana, sono stati imposti dalla lunga dittatura militare che ha stretto l’ex Birmania dal 1962 alle elezioni del novembre 2015.
I monaci buddisti hanno anche partecipato, nel 2007, alla cosiddetta “rivoluzione color zafferano”, condotta con metodi non violenti per chiedere alla giunta militare apertura democratica e rispetto dei diritti umani. Alcuni leader buddisti hanno anche preso parte, ieri mattina a Yangon, all’incontro del Papa con 17 esponenti religiosi del Myanmar, un incontro informale in cui ognuno ha preso liberamente la parola.
Dopo l’incontro con i buddisti, papa Bergoglio, nell’arcivescovado di Yangon, incontrerà i vescovi del Myanmar Il programma della giornata prevede anche un colloquio con una trentina di confratelli gesuiti che operano in Myanmar.