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L’arsenale di Dino Bellasi va all’asta in settembre

Nell'immagine d'archivio una parte del consistente arsenale dell'ex-contabile dei servizi segreti militari Dino Bellasi Keystone

L'arsenale dell'ex contabile dei servizi segreti militari Dino Bellasi saranno messe all'asta in settembre, come pure altri suoi beni: lo ha dichiarato venerdì alla radio della Svizzera-tedesca DRS la giudice istruttrice federale Monique Saudan.

In vendita ci saranno oltre 200 armi del deposito scoperto nell’agosto 1999 a Berna-Bümpliz – pistole, mitra e fucili di vario genere – come pure 70’000 cartucce, silenziatori, apparecchi per vedere di notte e altro ancora.

Anche altri beni sequestrati a Bellasi e acquistati con soldi della Banca nazionale saranno messi all’asta: si tratta di computer e apparecchi elettronici di svago, ha precisato Monique Saudan, che si attende un forte interesse fra commercianti d’armi e collezionisti, non da ultimo per la pubblicità fatta dalla stampa intorno al caso.

Con la vendita all’asta si vogliono ridurre i danni finanziari causati dall’ex funzionario, in detenzione preventiva dal 13 agosto scorso con l’accusa di aver stornato a proprio vantaggio 8,8 milioni di franchi fra il marzo del 1994 ed il luglio del 1999. Bellasi si è detto d’accordo, secondo il suo avvocato André Seydoux, e così il Dipartimento federale della difesa, che secondo la magistrata non ha manifestato interesse per armi in questione.

Swissinfo e agenzie

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