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Le reazioni al voto

Il verdetto popolare soddisfa i partiti di sinistra, le federazioni sindacali, i rappresentanti dei Cantoni e le associazioni degli inquilini.

Le formazioni politiche di centro e di destra si leccano le ferite, ma vogliono rilanciare la battaglia sui tagli fiscali.

Una storica sberla per la destra che, assieme all’associazione padronale economiesuisse, ha speso milioni di franchi per queste votazioni.

Così il Partito socialista (PS) ha commentato la bocciatura del pacchetto fiscale e dell’11esima revisione dell’AVS. Un risultato che punirebbe la politica neoliberale alla “maniera dell’UDC”.

“Il PS è il vincitore di una importante domenica di votazioni, come non se ne vedevano da anni”, ha dichiarato il suo presidente Hans-Jürg Fehr, secondo il quale il popolo ha dimostrato di non volerne sapere né di regali fiscali ai ricchi, né di smantellamento della socialità.

Unico neo di questo scrutinio, agli occhi del PS, il rifiuto della proposta di aumentare l’aliquota dell’IVA per sostenere finanziariamente l’AVS e l’AI.

Per Christine Goll, consigliera nazionale zurighese del PS, il ministro dell’interno Pascal Couchepin dovrebbe presentare rapidamente un altro progetto per sgravare il pesante debito dell’AI.

Sindacati e inquilini esultano

Praticamente dello stesso tenore anche le reazioni del Partito ecologista e dei sindacati.

Ruth Genner, presidente dei Verdi, ritiene giunto il momento di lanciare una vasta riforma fiscale su basi ecologiche. Inoltre, per quanto concerne l’AVS, va rimessa sul tappeto la questione del finanziamento del pensionamento flessibile.

Per l’Unione sindacale svizzera (USS), questo voto permette di bloccare gli attacchi all’AVS: i cittadini svizzeri hanno fatto capire chiaramente che non vogliono uno smantellamento dello Stato sociale e un aumento dell’età di pensionamento.

Sempre secondo l’USS, il popolo ha inoltre rispedito al mittente, ossia al governo e alla maggioranza borghese del parlamento, un pacchetto fiscale di cui avrebbero approfittato soltanto le coppie sposate benestanti e i proprietari di case.

La bocciatura degli sgravi fiscali in favore dei proprietari soddisfa chiaramente anche l’Associazione svizzera degli inquilini. A suo avviso, i tagli previsti avrebbero rafforzato soltanto le ineguaglianze tra proprietari e inquilini.

Cantoni rassicurati

Un vero sollievo per i Cantoni. Così il presidente della Conferenza dei governi cantonali, Luigi Pedrazzini, ha commentato il rifiuto del pacchetto fiscale che avrebbe comportato perdite degli introiti cantonali stimate a circa 2 miliardi di franchi.

Nella vertenza tra Confederazione e Cantoni, il popolo ha dunque dato ragione a questi ultimi. Per la prima volta nella storia elvetica, 11 Cantoni avevano infatti promosso un referendum contro un progetto della Confederazione.

“Una vittoria non ideologica, poiché i Cantoni non sono un partito politico” ha sottolineato Pedrazzini. “Essa finirà comunque col rafforzare la posizione dei Cantoni a livello nazionale”.

Popolo scontento per l’UDC

“Sarebbe sbagliato considerare il risultato di questo scrutinio come una vittoria della sinistra”, ha affermato invece Ueli Maurer, presidente dell’Unione democratica di centro (UDC).

A suo avviso, il popolo ha espresso soltanto la sua sfiducia nei confronti dello Stato. Un elettorato scontento e insicuro è spinto generalmente a respingere ogni nuova proposta, ritiene Maurer.

Il presidente dell’UDC ha inoltre rilanciato l’idea del suo partito di utilizzare il ricavo delle vendite di oro delle Banca nazionale per finanziare in futuro l’AVS.

Maurer si è detto invece soddisfatto per il rifiuto popolare del progetto di aumentare l’IVA per sostenere l’AVS e l’AI. “Il popolo non vuole pagare nuove imposte”.

Giornata nera per le famiglie

Un’opinione condivisa anche da Rolf Schweiger, presidente del Partito liberale radicale. In futuro, a suo avviso, non bisognerà aumentare le imposte, ma piuttosto ridurre le spese statali per risolvere i problemi.

Secondo Schweiger, se il pacchetto fiscale è stato silurato dal popolo, ciò è dovuto soprattutto alla resistenza manifestata dai Cantoni. Il pacchetto è stato inoltre “caricato un po’ troppo”.

Per il Partito popolare democratico (PPD), il voto di questa domenica rappresenta una “giornata nera per le famiglie”.

La discriminazione fiscale delle coppie sposate rimane contraria alla Costituzione federale e va dunque soppressa il più presto possibile. Il PPD intende quindi continuare la sua lotta in favore delle famiglie.

Occasione persa

Per economiesuisse, il risultato della consultazione popolare costituisce “un’occasione persa”. Il no al pacchetto fiscale non deve però venir considerato come un rifiuto dell’obbiettivo di alleggerire il peso fiscale.

L’Associazione dei proprietari immobiliari ha accolto con rammarico il rifiuto del pacchetto fiscale che proponeva, tra l’altro, una riforma del regime d’imposizione della proprietà dell’alloggio.

Un rifiuto dovuto alla “campagna aggressiva di paura e di gelosia” condotta dagli oppositori.

swissinfo e agenzie

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