Prospettive svizzere in 10 lingue

Obama non fa breccia fra gli svizzeri d’America

Kur Engel, da Soletta a Oakley (California) voterà per Obama swissinfo.ch

La conclusione dei congressi democratico e repubblicano inaugura la fase finale della corsa alla Casa Bianca. I cittadini statunitensi, compresi gli americani di origine svizzera, sono ancora molto divisi: Barack Obama o John McCain? Reportage in California.

Dopo l’investitura ufficiale da parte dei rispettivi partiti, Barack Obama e John McCain si preparano ad affilare le armi per l’ultima tappa della corsa alla Casa Bianca. Sebbene la crisi economica, la guerra in Iraq e l’impopolarità dell’attuale presidente George W. Bush, dovrebbe favorire Obama, il confronto fra i due rivali rischia di essere molto serrato.

I sondaggi sulle intenzioni di voto degli americani in vista delle presidenziali del 4 novembre – che ormai si succedono regolarmente – confermano la rimonta di John McCain nei confronti di Barack Obama, verso il quale il tasso di indecisi è molto elevato.

Indecisione e esitazione sono palpabili anche in California, dove vivono numerosi americani di origine svizzera. Conosciuta per essere progressista, nell’elezione del nuovo inquilino della Casa Bianca la California peserà notevolmente.

Mancanza di esperienza

“Barack Obama – afferma Kurt Engel – è sicuramente una ventata d’aria fresca, ha carisma, è talmente onesto che non sembra neppure un politico. La sua mancanza di esperienza, però, mi rende titubante”. Commerciante a Oakley, Kurt Engel aveva votato per Hillary Clinton, vincitrice alle primarie californiane.

“Se Hillary fosse stata la candidata, avrei votato per lei, perché meritava di accedere alla Casa Bianca. Obama può aspettare altri quattro anni”. Elettore democratico nel 2004, Engel non ci pensa davvero a votare per John McCain.

“Le sue idee sono conservatrici – come per esempio nel campo dell’aborto e delle armi – perciò preferirei non vedere un uomo come lui alla Casa Bianca”. Dovesse avverarsi questo scenario, Kurt Engel afferma però di poter “vivere con McCain come presidente”.

Troppo vecchio e troppo molle

A San Francisco, Gene Boscacci – cacciatore di cervelli, figlio di immigrati ticinesi – ammette la propria indecisione, benché iscritto sulle liste del partito democratico. Sostenitore di Hillary Clinton alle primarie del suo Stato, dichiara: “Per la prima volta non seguirò necessariamente le parole d’ordine del partito. Per me i dibattiti televisivi saranno determinanti”.

Daniel Mercandon ha la doppia cittadinanza e vive a Foster City. Ex militare diventato agente di sicurezza in Afghanistan, non nasconde la propria delusione nei confronti delle scelte in campo: “Per come sono io, Obama è troppo molle per essere il mio eroe. Quanto a John McCain, è troppo vecchio e sebbene sia un ex militare, continuerà la politica di Bush”.

Mercandon, 45 anni, si definisce “di base un democratico”. Non ha preso parte alle presidenziali del 2004 e alle primarie in California per le elezioni del 2008, perché era troppo lontano, tra le montagne afgane. Ma se avesse potuto esserci, avrebbe sostenuto la candidatura di Hillary Clinton. “È in sintonia con quello che succede in America e nel mondo, ha più voglia di passare all’azione e non ha paura dei rischi”.

Nulla cambierà veramente

Daniel Mercandon questa volta non mancherà, in novembre, l’appuntamento con le urne, anche “se nulla cambierà veramente”. Obama o McCain? L’agente di sicurezza preferisce puntare sul secondo.

“Alla Casa Bianca ci vuole un politico che ha esperienza. Non sono un grande ammiratore dei repubblicani, ma ritengo che McCain abbia un programma e un bagaglio di esperienza. Obama, invece, si contraddice, non ha nessuna esperienza e non propone nulla di concreto”. A Sacramento, capitale della California, Tom Gisler non dubbi: “Sono iscritto sulle liste del partito repubblicano, pertanto voterò per John McCain”.

Per questo americano di origine svizzera, coetaneo di Barack Obama, l’età di John McCain – se eletto sarebbe il più vecchio presidente degli USA – lo lascia indifferente. “Dove è il problema? La questione non mi preoccupa. Mio nonno a 86 anni mungeva ancora le mucche, mia nonna ha 100 anni. Con i suoi 72 anni di McCain non è poi così vecchio”.

Impiegato presso la compagnia petrolifera Chevron, Tom Gisler è sereno: “McCain è il migliore, sorpassa ampiamente Obama per esperienza politica, per competenze, per stabilità e carisma”.

swissinfo, Marie-Christine Bonzom, San Francisco
(traduzione e adattamento dal francese Françoise Gehring)

Obama: Il congresso del Partito democratico si è tenuto a Denver, nel Colorado, dal 25 al 28 agosto. Si è concluso con l’accettazione, da parte di Obama, dell’investitura ufficiale del partito. Nel suo discorso Obama si è impegnato a correggere gli errori economici compiuti in otto anni di amministrazione Bush e a ripristinare la reputazione degli Usa nel mondo. La parola chiave del discorso di Obama è stata: cambiamento (“change”).

MacCain: Il congresso del Partito repubblicano si è svolto dal primo al 4 settembre nell’agglomerato di Minneapolis-Saint Paul, Minnesota. A causa dell’uragano Gustav, i lavoro congressuali sono stati ridotti al minimo. John McCain ha accettato la l’investitura affermando che il suo passato bipartisan in Congresso è una garanzia per il futuro dell’America. “Da presidente tenderò la mano a chiunque vuole dare una mano per far ripartire il Paese”.

La California è uno stato situato nell’ovest degli Stati Uniti d’America e che si affaccia sull’Oceano Pacifico. Con i suoi 36 milioni di abitanti, è lo Stato più popoloso degli USA e il terzo più esteso.

Ospita il maggior numero di americani di origine svizzera, prima di New York, Ohio, Pennsylvania e Wisconsin. Presso il consolato generale di San Francisco sono immatricolati 9 mila 552 svizzeri; la maggioranza di essi ha la doppia cittadinanza e il 15% è iscritto sulle liste elettorali svizzere.

Se fosse una nazione indipendente, rappresenterebbe l’ottava economia mondiale (la Svizzera è al 21esimo posto). Governata da un repubblicano, Arnold Schwarzenegger, la California è tradizionalmente democratica (il partito democratico detiene infatti la maggioranza nel parlamento di Sacramento).

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR