Molta politica estera a Palazzo federale per la sessione autunnale
Lunedì prende il via la sessione autunnale del Parlamento svizzero. In primo piano ci saranno i grandi dossier di politica estera, ma a scandire i lavori saranno anche tre iniziative popolari e una sessione straordinaria sull’asilo promosse dall’UDC.
Temi rilevanti per gli svizzeri e le svizzere all’estero
Il Consiglio degli Stati ratificherà una convenzione di sicurezza socialeCollegamento esterno tra Svizzera e Argentina, che garantisce certezza giuridica agli svizzeri e alle svizzere beneficiari di rendite residenti nel Paese sudamericano.
Anche la tredicesima AVS riguarda tutte le persone pensionate all’estero. La misura entrerà in vigore nel dicembre 2026, ma non è ancora chiaro come sarà finanziata. La ministra dell’interno Elisabeth Baume-Schneider propone un aumento dell’IVA, mentre il Consiglio degli Stati punta anche su un incremento dei contributi salariali. Ora la palla passa al Consiglio nazionale.
Intanto si ragiona anche su scenari transitori, in attesa di una riforma complessiva dell’AVS. La Svizzera cerca quindi nella sessione autunnale il compromesso più ampio possibile per reperire i 4–5 miliardi di franchi annui necessari.
Sui banchi del Parlamento arriverà anche una propostaCollegamento esterno del Consiglio federale che punta a una maggiore trasparenza in materia di criptovalute. Il progetto prevede di estendere lo scambio automatico di informazioni alle monete virtuali, come già avviene per i conti bancari tradizionali. Se una persona detiene criptovalute non dichiarate al fisco, i dati potrebbero così essere comunicati alle autorità del Paese interessato. La proposta ha buone probabilità di essere approvata dal Consiglio degli Stati, poiché la commissione competente si è espressa all’unanimità a favore.
Un tema marginale ma curioso riguarda i mercenari svizzeri al servizio di eserciti stranieri, una pratica vietata dalla legge. Ora però si discute se concedere loro clemenza: l’Unione democratica di centro (UDC, destra conservatrice), con il consigliere nazionale Lukas Reimann, chiede di riabilitare chi ha combattuto contro lo Stato islamicoCollegamento esterno. Il socialista Jon Pult, invece, vuole evitare che i combattenti svizzeri in UcrainaCollegamento esterno siano perseguiti penalmente.
Votazioni: tre iniziative UDC in primo piano
Per quanto riguarda le votazioni, questa sessione servirà anche a preparare il ‘menù’ per l’anno prossimo. Delle sei iniziative all’ordine del giorno, tre portano la firma dell’UDC e tutte hanno un grande peso politico.
Il Consiglio nazionale affronterà l’iniziativa sulla neutralitàCollegamento esterno, che intende sancire nella Costituzione un’interpretazione più rigida di questo principio. Ma per il comitato promotore è sorto un problema: l’industria bellica svizzera soffre già delle conseguenze della politica di neutralità, che vieta la riesportazione di armi verso l’Ucraina e più in generale verso le regioni in guerra. I Paesi partner evitano ormai di acquistare armamenti elvetici, e l’iniziativa rischia di aggravare la situazione.
Sempre il Consiglio nazionale dibatterà sull’iniziativa UDC “No a una Svizzera da 10 milioniCollegamento esterno!”, che punta a imporre dei limiti all’immigrazione.
Il Consiglio degli Stati dibatterà invece dell’iniziativa “200 franchi bastanoCollegamento esterno”, che propone di ridurre il canone radiotelevisivo che finanzia anche Swissinfo.
Difficilmente queste iniziative otterranno una maggioranza in Parlamento, ma promettono comunque campagne di voto accese e polarizzanti.
Oltre a queste proposte promosse dall’UDC, il Nazionale voterà sull’iniziativa sugli asili nidoCollegamento esterno del Partito socialista, che mira a un sostegno diretto della Confederazioni per i genitori che ricorrono a servizi di assistenza all’infanzia. A tal proposito è stato presentato un controprogetto indiretto, sul quale la Camera bassa prenderà una prima decisione durante questa sessione.
Il Consiglio degli Stati, dal canto suo, discuterà l’iniziativa sul fondo per il climaCollegamento esterno, che chiede alla Svizzera di investire tra i 5 e i 10 miliardi di franchi l’anno nella protezione climatica.
Restano infine le iniziative sul denaro contanteCollegamento esterno e sul divieto d’importazione di pellicce e di foie grasCollegamento esterno, entrambe accompagnate da controprogetti.
Politica estera: reazioni alla linea di Washington
Per quanto riguarda la politica estera, anche in autunno il Parlamento si conferma specchio degli avvenimenti mondiali.
Il conflitto a Gaza suscita numerosi interventi: il consigliere agli Stati socialista Carlo Sommaruga chiede che la Svizzera condanni i “crimini di IsraeleCollegamento esterno”, mentre un’iniziativa cantonale di Ginevra propone di riconoscere lo Stato di Palestina.
Anche la nuova politica statunitense trova eco in diversi atti parlamentari. Il più importante emana dalla Commissione della politica di sicurezza del Consiglio nazionale. Quest’ultima, sulla base dell’esperienza svizzera nell’ordinazione di aerei da combattimento statunitensi, chiede che si compiano sforzi per concludere un “accordo con l’UE nel settore della sicurezza e della difesaCollegamento esterno”. Il Consiglio federale raccomanda di accogliere la proposta.
La consigliera agli Stati socialista basilese Eva Herzog invoca invece un rafforzamento del settore farmaceutico svizzeroCollegamento esterno, in risposta alla politica tariffaria di Donald Trump. I dazi del presidente statunitense preoccupano anche il suo collega di partito Baptiste Hurni, che in un postulatoCollegamento esterno chiede: “Quale posto, e quale prosperità, per la Svizzera con l’amministrazione Trump?”.
In un altro intervento sempre Eva Herzog chiede di portare i fondi per la cooperazione allo sviluppo allo 0,7% del reddito nazionale lordoCollegamento esterno, proprio mentre l’amministrazione statunitense riduce drasticamente l’azione della sua agenzia USAID.
Altri dossier con forti implicazioni europee sono le modifiche legislative per adeguare la Svizzera al Patto UE su migrazione e asiloCollegamento esterno e all’aggiornamento del Codice frontiere SchengenCollegamento esterno, in particolare con il ritorno dei controlli alle frontiere interne.
Economia estera: garanzie da centinaia di milioni per l’Africa
Un tema insolito attende il Consiglio degli Stati: il Governo chiede 1,56 miliardi di franchi di capitale di garanzia per la Banca africana di sviluppoCollegamento esterno, in difficoltà per gli arretrati di uno dei suoi Stati membri, lo Zimbabwe. Secondo i media, la Svizzera punta anche a facilitare così l’accesso delle proprie imprese al mercato africano.
Inoltre, il Nazionale dovrà approvare l’aggiornamento dell’accordo di libero scambio con il Cile: più cioccolato svizzero verso Santiago, più vino cileno verso Berna.
Allo stesso tempo, la Commissione della politica estera del Consiglio nazionale intende stabilire che, nei futuri accordi di libero scambio, le materie prime strategiche di cui la Svizzera è carente debbano diventare obbligatoriamente oggetto di ogni negoziazione.
Ginevra internazionale: attacco agli aiuti federali
A giugno il Consiglio federale ha deciso di rafforzare Ginevra come polo delle organizzazioni internazionali, stanziando 269 milioni di franchi.
Ma la Commissione delle finanze del Nazionale propone di ridurre drasticamente l’impegnoCollegamento esterno e mantenere i fondi al livello della precedente strategia. Il primo voto spetta ora al Consiglio nazionale.
Politica interna: caccia, freno all’indebitamento e asilo
Sul fronte interno, la questione dei costi supplementari per i caccia da combattimento potrebbe finire davanti al popolo, se passasse una mozioneCollegamento esterno della sinistra che vuole rendere soggetto a referendum un eventuale credito aggiuntivo per l’acquisto degli F-35 statunitensi.
Sempre dal PS arrivano due proposte per allentare il freno all’indebitamento: gli avanzi di bilancio non dovrebbero più servire solo al risanamento del debito, ma poter confluire anche nelle spese ordinarie.
Da destra, in particolare dall’UDC, arriva una nuova serie di proposte volte a inasprire la politica in materia di asilo. Il partito intende introdurre, tra l’altro, carte di pagamento al posto di contanti per le persone in procedura d’asilo, limitare l’assistenza legale e restringere la libera scelta del domicilio. Le proposte saranno discusse durante una sessione speciale.
Persino i pesci
Può sembrare sorprendente, ma anche i fiumi svizzeri e le loro popolazioni ittiche arrivano sul tavolo parlamentare.
Tre interventi chiedono misure urgenti: dalla protezione delle specie nel fiume Doubs a migliori possibilità di cattura per i pescatori amatoriali, fino a un piano d’azione federale per mantenere vivi i corsi d’acqua. Quest’ultimo ha già ricevuto il sostegno del Consiglio federale.
La sessione autunnale delle Camere federali si terrà dall’8 al 26 settembre.
Articolo a cura di Samuel Jaberg
Traduzione con il supporto dell’IA/mar
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