Le donne svizzere scendono in piazza per combattere disuguaglianza e sessismo
Mercoledì centinaia di migliaia di donne parteciperanno a uno sciopero nazionale nelle principali città della Svizzera per chiedere la parità salariale.
Il divario retributivo tra i sessi è una delle richieste principali dello sciopero delle donne di quest’anno, insieme alla protesta contro altre forme di discriminazione e molestie sul posto di lavoro.
Secondo la Federazione sindacale svizzera, l’anno scorso le donne hanno portato a casa in media il 43% di reddito in meno rispetto agli uomini. Una parte di questa discrepanza può essere spiegata dal maggior numero di donne che lavorano a tempo parziale e che svolgono lavori meno retribuiti come le pulizie.
Ma le donne guadagnano anche il 18% in meno degli uomini per lavori analoghi, rendendo la Svizzera uno dei peggiori Paesi in Europa per quanto riguarda la disparità di retribuzione.
+ Perché le donne sono tornate a scioperare dopo 30 anni
“Sono inoltre necessarie misure sistematiche a livello nazionale per combattere la violenza di genere, sessuale e domestica”, ha dichiarato la parlamentare verde Sibel Arslan, una delle figure di spicco del movimento femminile.
La Svizzera ha ratificato la Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne e la violenza domestica nel 2017. È giunto il momento di attuarne gli obiettivi”, ha aggiunto.
+ Le statistiche sulla disuguaglianza sul posto di lavoro in Svizzera
Mercoledì il ministro dell’Interno Alain Berset, che quest’anno detiene la presidenza svizzera a rotazione, ha dichiarato di deplorare la “spiacevole” situazione che le donne devono affrontare sul posto di lavoro.
“Le donne spesso percepiscono salari inferiori a quelli degli uomini e svolgono più regolarmente lavori non retribuiti”, ha detto Berset, rivolgendosi all’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) a Ginevra. “Sono anche vittime di discriminazioni e molestie”.
L’azione di sciopero di oggi dimostra “come l’indignazione possa essere trasformata in azione politica”, ha aggiunto.
Praticamente nessun progresso
Il precedente sciopero nazionale delle donne in Svizzera si è tenuto nel 2019. All’inizio di quest’anno la Federazione sindacale svizzera ha denunciato che da allora non è stato fatto praticamente alcun progresso in materia di diritti delle donne.
Lo sciopero delle donne del 2019, organizzato dai sindacati, ha riunito quasi 500.000 persone. È arrivato quasi tre decenni dopo uno sciopero del 1991, quando le donne chiesero che un articolo costituzionale sulla parità dei sessi fosse tradotto in una legislazione concreta.
Il 14 giugno è stato scelto come giorno speciale perché segna l’anniversario del voto del 1981 che ha sancito il principio di uguaglianza nella Costituzione.
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