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Un Parlamento più a destra per realizzare la transizione energetica

un gruppo di persone dell UDC segue lo svolgimento delle elezioni
L'UDC festeggia la vittoria alle elezioni federali del 22 ottobre, ma il partito dovrà mettersi al lavoro sulla transizione energetica per soddisfare le aspettative dell'elettorato. © Keystone / Michael Buholzer

Domenica il popolo svizzero ha eletto un Parlamento più a destra e meno verde. Conta però sul nuovo legislativo per attuare la transizione energetica e trovare soluzioni ai problemi sociali, secondo il sondaggio post-elettorale della SSR.

La destra conservatrice ha conquistato ancora una volta l’elettorato svizzero puntando sulla lotta all’immigrazione. Domenica ha così ottenuto il suo secondo miglior risultato di sempre (27,9%*). Questo è il tema più importante quando si tratta di scegliere un partito, subito dopo l’aumento dei premi dell’assicurazione sanitaria e il cambiamento climatico. È quanto emerge dall’analisi post-elettorale condotta dall’Istituto Sotomo.

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Secondo il sondaggio, la stragrande maggioranza (74%) dell’elettorato dell’Unione democratica di centro (UDC) ha dato il proprio voto a questo partito per via della sua politica migratoria. La destra conservatrice è riuscita ad accaparrarsi il monopolio su questo argomento, sbaragliando la competizione degli altri partiti sulla questione migratoria. L’indipendenza e la sovranità del Paese, temi affrontati anche dall’UDC, sono invece stati decisivi solo per il 21% di chi ha votato per la destra conservatrice.

Grande sconfitto della domenica elettorale, il Partito ecologista non è riuscito a suscitare lo stesso entusiasmo attorno alla politica climatica. Sebbene il suo elettorato sia stato quasi esclusivamente mobilitato da questo tema, anche altri partiti ne hanno beneficiato. Molte persone hanno votato per il Partito socialista (PS) anche per via del suo programma di lotta al cambiamento climatico. Il PS è stato inoltre più convincente su questioni sociali come i premi dell’assicurazione sanitaria e la sicurezza sociale.

L’analisi post-elettorale rivela che con la sua strategia l’UDC è riuscita a conquistare elettori ed elettrici di tutti i partiti e a mobilitarne di nuovi. Al contrario, i Verdi hanno visto una parte del loro elettorato spostarsi verso quasi tutti gli altri partiti, a eccezione del Partito liberale radicale. Più della metà delle perdite del Partito ecologista è andata al PS, ma i Verdi hanno perso terreno anche a favore dell’UDC, del Centro e del Partito verde liberale.

Il sondaggio post-elettorale sulle elezioni federali del 22 ottobre 2023 è stato condotto dall’istituto di ricerca Sotomo per conto della Società svizzera di radiotelevisione (SSR, di cui fa parte SWI swissinfo.ch). I dati sono stati raccolti tra il 21 e il 23 ottobre. Un totale di 23’207 persone votanti hanno partecipato al sondaggio, sia sui portali Internet della SSR che sul sito Internet di Sotomo. Il margine di errore è di +/- 1,2 punti percentuali.

Il wokismo, un motivo per cambiare partito

I politologi e le politologhe di Sotomo hanno anche analizzato le ragioni per cui alcune persone hanno cambiato partito durante queste elezioni federali. Quasi un terzo di loro era insoddisfatto del modo in cui il partito votato in precedenza aveva affrontato l’aumento dei premi dell’assicurazione sanitaria. Questo ha favorito soprattutto il PS, ma anche il Centro. Un quarto di queste persone non era d’accordo con la politica migratoria del proprio partito e più della metà di loro ha poi aderito all’UDC.

Le discussioni sul genere e sul wokismo sono i più citati come ragione per scegliere un altro partito, così come la polarizzazione dei dibattiti politici. Gran parte di queste persone ha deciso di votare per il Centro, secondo il sondaggio.

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Il cambiamento climatico non è scomparso

Il nuovo Parlamento è ora leggermente più a destra e meno verde. Tuttavia, il popolo svizzero sembra contare sul nuovo legislativo per realizzare la transizione energetica: il 46% dell’elettorato la considera una priorità, secondo l’Istituto Sotomo.

“Questo tema non è più appannaggio esclusivo dei Verdi”, osserva la politologa di Sotomo Sarah Bütikofer. La votazione sulla legge sul clima, approvata dall’elettorato lo scorso giugno, ha dimostrato che tutti i partiti riconoscono che la Svizzera deve occuparsi del proprio approvvigionamento energetico e attuare i cambiamenti necessari, aggiunge Bütikofer.

I Verdi sono stati i primi a parlare di transizione energetica decenni fa, ma la loro posizione è ormai condivisa dalla maggior parte delle formazioni politiche, ritiene la politologa. “Non è quindi più necessario votare a favore degli ecologisti se si vuole che qualcuno in Parlamento si impegni su questo tema”, afferma.

I premi dell’assicurazione sanitaria come priorità

Nonostante lo spostamento a destra del Parlamento, le rivendicazioni sociali non sono scomparse. La priorità assoluta dell’elettorato è il portafoglio: il 66% delle persone votanti ritiene che il nuovo legislativo debba trovare soluzioni per limitare l’aumento dei costi sanitari e dei premi dell’assicurazione sanitaria (cassa malati).

Il popolo sembra ora avere più fiducia nella destra per affrontare queste questioni sociali. Non si tratta di paradosso, secondo Sara Bütikofer. L’UDC, rammenta, è molto presente nei gruppi di popolazione con redditi più bassi. “Dopo l’inasprimento del diritto all’asilo, questa è la seconda priorità del partito”, sottolinea.

*I risultati in % dei voti ottenuti da ciascun partito nelle elezioni del Consiglio nazionale sono stati corretti il 25 ottobre 2023 dall’Ufficio federale di statistica. Ciò non ha alcun impatto sulla ripartizione dei seggi.

Traduzione di Luigi Jorio

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