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Pro Helvetia: 10 giovani designer svizzeri selezionati per Milano

Il designer Fabien Roy, selezionato da Pro Helvetia, propone un'incubatrice per neonati, che verrà presentata a margine del Salone del mobile di Milano da sabato. Pro Helvetia sda-ats

(Keystone-ATS) Pro Helvetia invia dieci giovani designer svizzeri alla Milano Design Week, che si tiene da sabato e fino al 12 settembre. Gran parte dei selezionati ha seguito tutta o parte della formazione alla Scuola cantonale d’arte di Losanna (ECAL).

I dieci progetti scelti sono “una proposta innovativa” per il quotidiano, afferma Sylvain Gardel, responsabile della divisione design e media interattivi alla Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia a Keystone-ATS. Non c’è un limite d’età per partecipare alla selezione, l’unica condizione da rispettare è che i designer abbiano aperto il loro studio da almeno sette anni.

Benjamin Bichsel, che ha studiato all’ECAL, propone uniformi per il personale medico, monouso e biodegradabili. Per rimanere nello stesso ambito, Fabien Roy, un altro laureato dell’ECAL, propone un’incubatrice per neonati.

Oggetti con un impatto

“Ha la particolarità di essere stata sviluppata per rispondere alle difficoltà che incontrano i Paesi subsahariani”, spiega Sylvain Gardel. “Si tratta di una piccola incubatrice portatile, che può resistere ad alte temperature e ad una forte umidità, alla polvere e alle interruzioni di corrente, frequenti in queste regioni.”

“Abbiamo anche un altro progetto al servizio delle persone”, di una designer che è passata dall’ECAL, Sarah Hossli. Ha progettato una sedia per aiutare le persone anziane che vivono nelle case di riposo. Si è interrogata sulla difficoltà che incontrano nell’essere autonomi, di cui fa parte anche riuscire ad alzarsi dalla sedia senza aiuto.

Queste tre proposte sono state concepite durante i lavori di fine studio a Losanna. “Siamo molto contenti che i nostri laureati siano stati identificati dalle autorità federali fra i migliori ambasciatori del design svizzero”, ha affermato il direttore dell’ECAL Alexis Georgacopoulos a Keystone-ATS.

In senso più ampio, “come Fondazione svizzera per la cultura, Pro Helvetia cerca di rispondere alla domanda di sapere qual è il design svizzero oggi e ciò che può apportare al pubblico. Il design deve aiutare a migliorare le nostre vite e risolvere veri problemi”, sottolinea Sylvain Gardel.

Come spiega la forte rappresentanza di designer provenienti dall’ECAL nella selezione di quest’anno? “Molti giovani designer escono da questa scuola con una firma forte”, dice. Da parte sua, la scuola losannese è presente al salone milanese da quasi 20 anni, mentre Pro Helvetia vi partecipa solo per la terza volta.

Resta il fatto che la scelta è casuale, dice il responsabile di Pro Helvetia, di origine vodese e argoviese. Il livello di formazione in design nelle università svizzere è eccellente in tutte le regioni, che sia a Basilea, Zurigo, Lucerna o Ginevra. Anche Bienne (BE) forma designer, ma non è considerata un’università.

La Milano Design Week anche nota come Salone del Mobile, si tiene nel Parco delle esposizioni Fiera Milano, nella periferia della città italiana. Annullata l’anno scorso a causa della pandemia, la fiera questa primavera è stata rinviata all’inizio del mese di settembre.

Attorno a questo evento mondiale ruotano numerose manifestazioni, come l’esposizione Design Switzerland di Pro Helvetia che si terrà all’Alcova. Quest’anno, la mostra occuperà tre edifici storici di un ex ospedale militare, al centro di un parco lussureggiante. La scenografia del sito sarà creata dallo studio iiode di Losanna.

Importanza della stampa internazionale

“È un momento unico in cui l’industria, la stampa, i designer (creatori) e ciò che interessa anche a noi, i futuri candidati studenti della scuola, sono concentrati in questa città”, indica il direttore dell’ECAL.

A Milano, Pro Helvetia cerca di attirare l’attenzione della stampa specializzata internazionale – Wallpaper, Form, Dezeen, Disegno, Dwell, Metropolis, Designboom – sulle proposte svizzere che presenta. Un articolo in una tale pubblicazione offre al designer una grande visibilità nel settore.

Ma il sostegno di Pro Helvetia, come quello delle scuole (ECAL, HEAD, ecc.), che sono anche presenti a Milano con le loro mostre, è molto più ampio e mira soprattutto a far incontrare giovani designer e industriali.

ECAL e HEAD

Oltre alla selezione di Pro Helvetia, gli studenti dell’ECAL presentano una serie di progetti e installazioni a Milano. Uno di essi si interessa al nostro rapporto con gli smartphone e al modo in cui influenzano il nostro comportamento quotidiano.

Anche gli studenti della Scuola di arte e design di Ginevra (HEAD) si insediano all’Alcova: ne approfittano per reinventare il Korova Milk Bar, l’iconico bar del film di Stanley Kubrick “Arancia Meccanica” uscito nel 1971.

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