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Care svizzere e cari svizzeri all’estero,

nel mondo, il franco svizzero è tradizionalmente considerato una moneta forte e un valore rifugio. Le notizie di oggi confermano che questa reputazione è più valida che mai.

Vi proponiamo inoltre un programma variegato, con cinema, cronaca e le ultime decisioni del Consiglio federale.

Buona lettura.

uomo
Vinzenz Hediger sarà il nuovo direttore della Cinémathèque suisse dal 1° gennaio. © Felicitas von Lutzau

Professore di studi cinematografici ed ex critico, Vinzenz Hediger succederà a Frédéric Maire, andato in pensione il mese scorso.

Hediger, 56 anni, ha insegnato in diverse università europee e negli Stati Uniti. Secondo il comunicato del Consiglio di fondazione della Cinémathèque suisse, ha diretto importanti progetti di ricerca interdisciplinare dedicati al cinema e agli archivi. Attualmente è professore all’Università Goethe di Francoforte sul Meno.

Scelto tra 40 candidature, sarà il quinto direttore dell’istituzione e avrà il compito di guidarla “in una nuova fase di sviluppo, tra risonanza pubblica, conservazione delle collezioni e gestione strategica”.

Fondata nel 1948, la Cinémathèque suisse è distribuita su tre sedi: Zurigo, Losanna e il Centro di ricerca e archivi di Penthaz (Vaud), aperto nel 2019. L’istituzione conserva, restaura e valorizza il patrimonio cinematografico svizzero e internazionale, e custodisce una collezione di oltre 10 milioni di oggetti, una delle più importanti al mondo dedicate al cinema.

soldi su una bilancia
Il franco svizzero pesa sempre di più rispetto all’euro Keystone / Martin Ruetschi

Se avete dei franchi svizzeri dimenticati in un cassetto e pensate di andare in vacanza in Europa, questo è probabilmente il momento ideale per cambiarli in euro. La moneta europea è scesa a un livello storico rispetto al franco svizzero: ieri, martedì, l’euro si scambiava con 0,9210 franchi, il valore più basso mai registrato.

Questa evoluzione è legata al ruolo tradizionale del franco come valore rifugio. Le incertezze politiche ed economiche spingono gli investitori verso valute considerate sicure. Un esempio concreto: il Financial Times ha osservato una vera e propria emorragia di capitali dalla Francia verso la Svizzera e il Lussemburgo, iniziata con la dissoluzione dell’Assemblea nazionale da parte del presidente Macron nel giugno 2024 e accelerata da allora.

Per l’economia svizzera, l’apprezzamento del franco è un’arma a doppio taglio. Le importazioni diventano meno costose, ciò che rappresenta un vantaggio per la popolazione svizzera. Ma un franco forte rende i prodotti elvetici più cari all’estero, penalizzando l’export.

Oltre alla forza del franco, l’industria svizzera dell’esportazione deve fare i conti con i dazi statunitensi del 39% introdotti ad agosto, che pesano sulle esportazioni. Secondo l’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini, le esportazioni verso gli USA sono diminuite dell’8,2% nel terzo trimestre rispetto al trimestre precedente.

fucili su uno scaffale
Le armerie svizzere nel mirino delle bande criminali Keystone / Christian Beutler

Da tempo i distributori automatici di banconote in Svizzera sono bersaglio di bande organizzate provenienti dall’estero. Ora, anche le armerie sono diventate obiettivi di rapine. Negli ultimi mesi, attacchi coordinati sono stati segnalati in diversi cantoni.

Nella Svizzera tedesca, i cantoni di Basilea Campagna e Argovia erano stati particolarmente colpiti tra il 2020 e il 2021. Dopo una pausa, una nuova ondata di furti preoccupa le autorità. Gli ultimi episodi si sono verificati pochi giorni fa nel canton Vaud: un furto riuscito a Renens e un tentativo fallito a Le Mont-sur-Lausanne. Altre quattro armerie erano già state svaligiate quest’estate nei cantoni Vallese e San Gallo.

Il modus operandi è spesso lo stesso: attacchi notturni violenti e rapidi con auto-ariete, seguiti da una fuga veloce verso il confine. Secondo Fedpol, “i gruppi identificati in Svizzera provengono spesso dalle regioni di Lione, Annemasse, Grenoble, Montbéliard o Saint-Étienne”, in Francia. “Alcuni gruppi sarebbero anche coinvolti nel traffico di stupefacenti”.

Sempre più spesso, i responsabili sono giovani reclutati sui social media dalle organizzazioni criminali. Nel tentativo di furto a Le Mont-sur-Lausanne, la polizia ha arrestato nove sospetti: un residente del canton Vaud e otto cittadini francesi tra i 19 e i 22 anni.

bunker
Il Consiglio federale rafforza la protezione delle vittime e degli abitanti Keystone / Alessandro Della Bella

Durante la seduta settimanale di mercoledì, il Consiglio federale ha deciso di migliorare il sostegno alle vittime di violenze domestiche e sessuali. Il Governo intende rafforzare i servizi medico-legali e le strutture di accoglienza. Secondo l’Esecutivo, queste misure sono necessarie visto “l’aumento preoccupante” di tali violenze.

In materia di asilo, è stato deciso che le persone con statuto d’asilo in Svizzera non potranno più recarsi all’estero, salvo eccezioni. Le persone provenienti dall’Ucraina con statuto di protezione S non sono interessate da questa misura. Sono inoltre previsti alleggerimenti amministrativi per favorire l’inserimento lavorativo delle persone con statuto S.

Infine, la tradizione secondo cui ogni persona residente in Svizzera deve avere accesso a un rifugio in caso di guerra o catastrofe non è destinata a scomparire. Il Consiglio federale ha adottato misure per mantenere le strutture di protezione. “Alla luce della mutata situazione in materia di sicurezza a livello globale le costruzioni di protezione sono di grande importanza”, sostiene il Governo.

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