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Radar meteorologici per studiare gli insetti in volo

Keystone-SDA

Ricercatori svizzeri e americani sono riusciti a stimare, grazie ai dati dei radar meteorologici, il numero di insetti che volano nel cielo degli Stati Uniti. Questo metodo dovrebbe contribuire a mettere in evidenza i cambiamenti storici della fauna entomologica.

(Keystone-ATS) In un giorno d’estate nei cieli statunitensi volano circa 100 bilioni – o 100mila miliardi – di insetti, indica oggi in una nota l’Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio (WSL). Il dato è stato stimato per la prima volta da una ricercatrice del WSL e due colleghi americani, utilizzando i dati di 140 radar meteorologici negli Stati Uniti.

Finora il monitoraggio degli insetti era limitato ad alcune specie e località. I radar meteorologici offrono un metodo automatizzato, economico e su larga scala per monitorare le popolazioni di insetti nello spazio aereo: gli algoritmi possono filtrare i segnali degli insetti le cui traiettorie lasciano tracce tipiche sulle immagini radar.

Negli Stati Uniti questi dati sono liberamente accessibili. Le osservazioni dei ricercatori rendono visibili per la prima volta i modelli continentali degli insetti in volo e forniscono una serie temporale unica sui dieci anni valutati (dal 2012 al 2021).

Il metodo è difficilmente applicabile in Svizzera, visto che sul territorio elvetico molti radar meteorologici sono installati su creste o cime montuose: gli insetti in volo passano quindi letteralmente “sotto il radar”.

Combinare le fonti

Sebbene nel periodo osservato negli Stati Uniti la quantità di insetti appaia complessivamente stabile, esistono forti fluttuazioni a livello regionale. Queste variazioni sono legate soprattutto alle temperature invernali: le popolazioni di insetti hanno subito il calo maggiore nelle regioni in cui le temperature invernali sono aumentate.

Studi condotti sul terreno dimostrano che sono soprattutto le specie rare o sensibili ai cambiamenti ambientali a scomparire, mentre le specie comuni di insetti si moltiplicano. È quindi importante incrociare i dati radar con altre fonti di dati.

I ricercatori ritengono inoltre probabile che il calo più marcato delle popolazioni di insetti si sia verificato negli anni ’70 e ’90, ovvero prima del periodo di osservazione. Sono tuttavia convinti che i radar meteorologici possano fornire dati preziosi, su cui basare le serie temporali future. Il loro lavoro è stato pubblicato sulla rivista Global Change Biology.

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