
L’organismo può difendersi dall’eccesso di globuli rossi

L'organismo può proteggersi naturalmente da un tasso elevato di globuli rossi nel sangue. Uno studio pubblicato dall'Ospedale universitario di Zurigo ha messo in evidenza un meccanismo che riduce sui soggetti sani il rischio di malattie cardiovascolari.
La ricerca è stata condotta su topi geneticamente modificati in modo da raddoppiare il loro tasso di globuli rossi nel sangue dal 42 per cento all’80 per cento. Nonostante ciò, questi topi non hanno sofferto un aumento della pressione arteriosa o della frequenza cardiaca.
I ricercatori zurighesi hanno scoperto che il monossido di azoto (NO) disciolto nel sangue ha un effetto regolatore. Questo gas, prodotto dalle cellule delle pareti dei vasi sanguigni, permette a questi ultimi di dilatarsi, riducendo il rischio di trombosi.
Secondo Thomas Kauschning, coautore dello studio, questo principio si applica anche agli esseri umani. Per determinare fino a che punto questo tipo di protezione è efficace saranno tuttavia necessarie nuove ricerche. Quando il tasso di globuli rossi supera una certa soglia, il sangue diventa infatti più denso e i rischi di trombosi o di insufficienza cardiaca aumentano.
La scoperta sugli effetti dell’NO potrebbe favorire a lungo termine la messa a punto di nuove terapie. Fintanto che i loro vasi sanguigni sono in grado di produrre quantità sufficienti di NO, le persone con un tasso di globuli rossi troppo elevato – come ad esempio gli sportivi che fanno uso di EPO – sarebbero al riparo da complicazioni cardiovascolari.
Lo studio sottolinea tuttavia che il fumo, il diabete o un tasso di colesterolo troppo alto riducono in modo sostanziale la produzione di NO. In simili casi la protezione dall’aumento di globuli rossi non è pertanto garantita.
swissinfo e agenzie

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