
SEV-GATA a Swiss, basta misure di risparmio

(Keystone-ATS) Swiss ha rimborsato il prestito Covid? Il personale di terra ne prende atto con “soddisfazione contenuta”, afferma SEV-GATA, il sindacato del comparto, che accusa la compagnia aerea di continuare ad attuare misure di riduzione dei costi ormai obsolete.
Mentre i sindacati e i politici si sono impegnati, durante la crisi del coronavirus, a sostenere Swiss con garanzie miliardarie, l’estate scorsa la società ha proceduto a una frettolosa ristrutturazione con un licenziamento di massa, afferma l’associazione in un comunicato odierno. Questo attualmente sta portando alla cancellazione di decine di voli a causa della penuria di personale.
Ancora più incomprensibile, agli occhi di SEV-GATA, è il fatto che Swiss voglia imporre al personale di terra un contratto collettivo di crisi. “Visto l’attuale successo economico, il rimborso anticipato degli aiuti federali e le eccellenti prospettive future la rinuncia a qualsiasi peggioramento delle condizioni di lavoro sarebbe ora imperativa”, afferma Philipp Hadorn, presidente dell’organizzazione, citato nella nota.
Per quanto riguarda il sostegno della Confederazione, l’ex consigliere nazionale socialista solettese (2011-2019) è molto critico. “Dichiarare esauriti gli aiuti statali e allo stesso tempo non assumersi la responsabilità sociale è un abuso del sostegno fornito dai contribuenti”.
Secondo SEV-GATA Swiss è alla disperata ricerca di personale, ma la scarsa soddisfazione dei dipendenti, unita all’erosione della fiducia nella dirigenza e all’entrata in vigore del contratto collettivo di crisi, rende ovviamente difficile il reclutamento. “Solo la dimostrazione di un trattamento equo del personale può rendere meno tesa la situazione”, afferma Hadorn.