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Shanghai sprofonda sotto i grattacieli

(Keystone-ATS) Rischia di sprofondare sotto il peso delle sue altissime torri Shanghai, la più moderna e accattivante delle città cinesi. Se da un lato la metropoli del sudest della Cina diventa sempre di più la città del futuro e la capitale economica del paese, sfavillante con i suoi grattacieli sempre più alti e dalle forme innovative, dall’altro Shanghai suscita le preoccupazioni dei geologi.

Secondo quanto riferisce il Times, infatti, a causa di vari fattori come l’aumento della popolazione dovuta ai fenomeni migratori, la morbidità del suolo e il surriscaldamento globale, dal 1921 ad oggi il livello della città è calato di quasi due metri. Un problema che, tuttavia, riguarderebbe non solo Shanghai, ma diverse altre città della Cina, tra cui la capitale Pechino e Xìan (la città nota ai più per ospitare il celebre esercito di terracotta).

Le cronache segnalano larghe buche che si aprono come voragini in queste città, e di incidenti che hanno coinvolto pedoni e autoveicoli. È successo recentemente proprio a Shanghai, nella zona finanziaria dove continuano i lavori per ultimare la costruzione della Shanghai Tower, destinata a divenire il grattacielo più alto della Cina (con i suoi 632 metri di altezza anche il secondo più alto al mondo dopo il Burj Khalifa di Dubai). Nelle vicinanze del cantiere si è aperta una falla nel manto stradale lunga oltre sei metri e mezzo. La società costruttrice della torre, dopo che le immagini si sono diffuse nella rete e su molti blog, ha reagito immediatamente, definendo la superficie stradale “sotto controllo e priva di rischi”. Ma senza convincere tutti.

Shanghai si trova su un terreno soffice a causa della sua posizione geografica, alla foce del fiume Yangtze. Ma non solo. Secondo gli esperti, il peso dei grattacieli e il riscaldamento globale giocano comunque un ruolo importante, aggravando ulteriormente la situazione. Secondo un rapporto dell’Istituto per le ricerche geologiche di Shanghai, il peso dei grattacieli può incidere per il 30% sui cedimenti della superficie della città.

Il problema, secondo i geologi, sarebbe sorto già negli anni cinquanta, ma è stato solo nei primi anni ottanta che se ne è cominciato a parlare. C’è chi sostiene che il governo abbia sottovalutato il problema, agendo con troppa lentezza, perchè solo di recente è stato approvato un piano apposito per “la prevenzione del crollo del territorio”. “Ma non è sufficiente – spiega Li, un esperto dell’accademia di scienze sociali di Shanghai – il problema da affrontare a monte è quello dell’urbanizzazione. Una opzione potrebbe essere quella di diminuire la densità degli edifici, il che significherebbe un minor numero di grattacieli pesanti”.

In basi ai dati dell’ultimo censimento, Shanghai ha raggiunto nel 2010 una popolazione di 23 milioni di abitanti. Con l’aumento della popolazione sono aumentati anche i grattacieli, sorti in breve tempo uno accanto all’altro. Nel solo 2011 sono stati costruiti 200 nuovi grattacieli e si calcola che entro il 2016 il numero totale potrebbe arrivare a superare gli 800.

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