
Appuntamento a Ginevra per le ex stelle del pallone

Più di 30 grandi nomi del calcio, tra cui Zinédine Zidane e Eric Cantona, hanno dato vita il 21 aprile a Ginevra ad una partita organizzata dalla Fondazione 442, che utilizza il calcio come strumento di integrazione per i giovani.
All’origine della Fondazione 442 vi è Fabio Celestini, centrocampista svizzero del Getafe e selezionato 35 volte in nazionale.
“Alla mia età (33 anni) cominci a guardarti indietro e vedi che la vita ti ha dato molte cose, molte soddisfazioni e così sorge l’idea di fare pure qualcosa per gli altri”, spiega Celestini a swissinfo.
Il nome della fondazione evoca uno dei sistemi tattici più in voga nel calcio, il 4-4-2 appunto. Però nasconde anche un altro significato, che va ad di là del calcio: Fo(u)r the Game, Fo(u)r the Dream, T(w)o you, ossia per il gioco, per il sogno, per te.
“Il gioco è lo stesso dappertutto”, osserva Celestini. “Tuttavia il sogno è diverso, varia molto, dipende dal bambino e dal paese in cui vive”.
Proprietà educative
Celestini crede nelle proprietà educative e integrative del calcio. “Ne sono un esempio vivente. Sono nato in una famiglia italiana, con una mentalità italiana. Mi sono fatto svizzero giocando a calcio”, afferma con convinzione.
“Il calcio rappresenta molto di più del semplice gesto di correr dietro a un pallone. È un po’ come la propria vita. Se si riesce ad inculcare ai più giovani valori come il lavoro di squadra, si contribuisce a formare delle persone migliori”.
La tolleranza, il rispetto, la solidarietà sono valori che il centrocampista del Getafe vuole associare all’insegnamento del calcio. “Il rispetto per le regole, la lotta contro il razzismo… tutto può essere insegnato grazie a questo sport”, afferma Celestini con lo stesso entusiasmo ed impegno che sfoggia sul campo.
Serata stellare a Ginevra
Per raccogliere fondi per i suoi progetti, Celestini ha organizzato una partita tra grandi stelle del firmamento calcistico. “Ne ho parlato con amici e in un men che non si dica ho incontrato Zidane e Cantona, che mi hanno subito dato il loro appoggio”, spiega.
“In seguito si sono aggiunti altri calciatori famosi”. Oggi Celestini può contare, tra gli altri, su Laudrup, Schuster, Chapuisat, Jordi Cruyff, Karembeu, Boli, Ravanelli…
Dopo nove mesi di lavoro, gli sforzi del centrocampista del Getafe sono stati premiati il 21 aprile, quando lo “Stade de Genève” ha ospitato la partita “Pas seulement un jeu” (Non è solo un gioco). La squadra della Fondazione 442, composta da Celestini e dai suoi amici, ha affrontato la OM All Star, una selezione di ex giocatori dell’Olympique di Marsiglia.
Due progetti
Con i fondi raccolti grazie a questa partita, la Fondazione 442 vuole finanziare due progetti: “Il primo riguarda la costruzione di un campo in sintetico a Renens (periferia di Losanna, ndr) per il club nel quale sono cresciuto”.
La località del canton Vaud è nota per la sua politica in favore dell’integrazione degli stranieri. Il 54% dei 18’000 abitanti di Renens sono stranieri e provengono da 125 paesi diversi.
“Il secondo obiettivo è la creazione di una scuola di calcio all’Avana”, prosegue Celestini. A questo progetto sono associati anche il Centro Unesco di Getafe, il Ministero dello sport cubano e la Commissione nazionale dell’Unesco di Cuba.
“Naturalmente appoggiamo il progetto di Celestini”, afferma Martin Sanchez, presidente del Centro Unesco di Getafe, “perché va esattamente nella stessa direzione degli obiettivi dell’Unesco, ossia diffondere i valori della convivenza attraverso l’educazione e lo sport”.
swissinfo, José M. Wolff, Madrid
(traduzione di Daniele Mariani)
Il centrocampista del Getafe nasce il 31 ottobre 1975 in Svizzera da genitori italiani. Cresce nella periferia di Losanna.
Tra il 1995 e il 2000 gioca per il Losanna, squadra con la quale mette a segno 24 reti.
Le due stagioni seguenti milita nelle file del Troyes (Francia).
Nel 2002 passa all’Olympique di Marsiglia, squadra con la quale raggiunge la finale della Coppa UEFA nel 2004.
Nel 2004 approda in Spagna, nel Levante, con il quale gioca una stagione.
L’anno successivo firma con il Getafe, la sua attuale squadra. Con la compagine della cittadina alle porte di Madrid disputa la finale della Copa del Rey nel 2007.
La partita “Pas seulement un jeu” (“Non è solo un gioco”) è la prima manifestazione organizzata dalla Fondazione 442 di Fabio Celestini.
L’incontro si è tenuto il 21 aprile alle 20.00 allo Stade de Genève.
I fondi raccolti serviranno a finanziare due progetti a Renens, nel canton Vaud, e all’Avana, a Cuba.
Si affronteranno una squadra di giocatori o ex giocatori dell’Olympique di Marsiglia e una compagine formata da amici di Fabio Celestini.
Sono annunciati, tra gli altri, Zinédine Zidane, Eric Cantona, Djibril Cissé, Bixente Lizarazu, Michael Laudrup, Robert Pires, Christian Karembeu, Roberto Abbondanzieri, Fabrizio Ravanelli e Jean-Pierre Papin.

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