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Rafforzato il programma di aiuti ad Haiti

I responsabili dell'Aiuto umanitario della Confederazione hanno annunciato l'invio di altri esperti e dei primi carichi contenenti materiale di urgenza sull'isola devastata dal terremoto. Non vi sono ancora notizie circa possibili vittime svizzere della catastrofe.

Un centinaio di svizzeri residenti ad Haiti si sono annunciati spontaneamente alle autorità diplomatiche per far sapere che si trovano in buona salute. L’ambasciata elvetica non ha potuto raccogliere finora informazioni su tutti gli espatriati con passaporto elvetico (circa 180), dal momento che sull’isola permangono grandi difficoltà di comunicazione e di trasporto, ha indicato Hans-Peter Lenz, capo della centrale d’intervento per l’aiuto umanitario della Confederazione, durante una conferenza stampa tenuta venerdì a Berna.

Da parte sua, il capo dell’aiuto umanitario della Confederazione Toni Frisch ha annunciato l’invio di un altro gruppo di esperti svizzeri sull’isola. Complessivamente un trentina di specialisti elvetici del soccorso umanitario si trovano ormai sul posto. I primi soccorritori sono arrivati giovedì nella capitale Port-au-Prince, mentre un secondo distaccamento, formato da medici, dovrebbe giungere domani nel paese caraibico, assieme ad un primo cargo con 33 tonnellate di materiale di pronto soccorso.

Toni Frisch ha reso noto che la Svizzera intende concentrarsi per il momento sull’aiuto d’urgenza, fornendo assistenza medica, medicinali, cibo e acqua potabile.Concretamente si tratta di riparare condutture rotte e pompe, affinché la popolazione possa aver accesso all’acqua potabile.

Sia Frisch che Lenz hanno sottolineato l’enorme sfida logistica e di coordinamento che attende i soccorritori. Quanto al coordinamento degli aiuti, la Svizzera ha già preso contatto con l’ONU e il Comitato internazionale della croce rossa. Poiché la rappresentanza delle Nazioni Unite nella capitale di Haiti è stata distrutta dal sisma, bisognerà rimettere a posto questa struttura.

Toni Frisch si è pure appellato alla comunità internazionale, affinché il suo impegno per Haiti non si esaurisca con l’emergenza causata dal sisma. Purtroppo, “di questo paese che ha bisogni enormi si parla solo in casi come questi – ha detto Frisch – e poi l’attenzione scema”. Haiti ha invece bisogno di un sostegno a lungo termine.

swissinfo.ch e agenzie

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