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Swiss potrebbe rendere obbligatoria la compensazione del CO2

Dieter Vranckx punta su puntualità e migliore protezione del clima. KEYSTONE/ENNIO LEANZA sda-ats

(Keystone-ATS) Swiss potrebbe rendere obbligatoria, su alcune tratte, la compensazione delle emissioni di CO2 da parte del cliente: lo afferma il Ceo Dieter Vranckx, che in un’intervista in cui prende posizione anche sui ritardi che contraddistinguono i voli della compagnia.

La mancanza di puntualità – in maggio e giugno solo il 57% dei voli è arrivato “on time” – “è fortemente determinata da fattori esterni”, spiega il dirigente in un’intervista a 20 Minuten. In Europa ci sono troppo pochi uomini radar, vi sono scioperi e si verificano temporali nonché altri eventi meteorologici. “Per questi motivi Swiss è purtroppo poco puntuale, ma noi portiamo i passeggeri da A a B, questo è il nostro obiettivo”.

“La cosa più importante per i passeggeri è la stabilità, cioè che il volo sia operato”, prosegue il 50enne con doppia nazionalità svizzera e belga. “Ma vogliamo che entro il 2025 l’80% dei nostri voli sia puntuale: sarà difficile, ma stiamo facendo tutto il possibile per arrivarci”.

Riguardo alla protezione climatica, “dobbiamo porci obiettivi chiari”, sostiene Vranckx. “Il 2030 è vicino e per allora vogliamo ridurre le emissioni di CO2 del 50% rispetto al 2019. Le leve sono tre: nuovi aerei, carburante sostenibile e tecnologia. Stiamo ad esempio lavorando con microfilm che riducono la resistenza aerodinamica degli aerei”.

Già ora per il viaggiatore esiste la possibilità di compensare le emissioni scegliendo un carburante sostenibile. “Sono ancora pochi i passeggeri che lo fanno”, si rammarica il manager. “Stiamo pensando di rendere obbligatoria la compensazione climatica su alcune tratte, come quella da Zurigo a Ginevra: spero che ciò avvenga quest’anno”.

Riguardo ai miglioramenti avvenuti allo scalo di Zurigo, che in giugno ha visto i passeggeri soffrire per interminabili code ai controlli di sicurezza, Vranckx fa sapere di essere intervenuto. “Ci siamo riuniti e abbiamo cercato soluzioni per ottimizzare il sistema. Ora le misure stanno funzionando. Lo scorso fine settimana oltre 60’000 passeggeri hanno volato con Swiss: si tratta di una cifra record per quest’anno”.

E ai cronisti di 20 Minuten che gli chiedono se in aeroporto il presidente della direzione di Swiss gode di un trattamento preferenziale risponde: “Viaggio come un normale passeggero e passo il check-in e la sicurezza come tutti gli altri. Voglio vedere il nostro servizio come lo vedono i nostri ospiti”.

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