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"Public Eye Award": Repower fra i candidati a "peggiore impresa"

Questo contenuto è stato pubblicato il 04 gennaio 2013 - 12:34
(Keystone-ATS)

L'azienda elettrica elvetica Repower è fra i sette candidati al "Public Eye Award", il "premio della vergogna" attribuito all'impresa eticamente più irresponsabile del pianeta. L'azienda grigionese si è ritrovata fra i papabili perché intende costruire una centrale a carbone in Calabria malgrado l'opposizione della popolazione locale.

"Public Eye Award" viene assegnato dal 2000, con cadenza annuale, in occasione del Forum economico mondiale di Davos dalla Dichiarazione di Berna (DB) e da Greenpeace alle aziende che non rispettano standard ecologici e sociali.

La centrale a carbone di Repower dovrebbe sorgere sul territorio controllato della N'drangheta - nome dell'organizzazione criminale locale con diramazioni nel mondo intero n.d.r - scrivono le due organizzazioni non governative.

Per portare a termine il progetto, l'ex premier italiano Silvio Berlusconi ha promulgato una legge che priva la popolazione del potere decisionale. Repower è quindi "entrata nel gioco della corruzione politica e della mafia, per costruire una centrale a carbone che, non solo non è desiderata, ma non è neppure sostenibile dal punto di vista sociale ed ecologico".

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