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Borsa svizzera, chiude in lieve rialzo, SMI +0,12%

(Keystone-ATS) Dopo i forti ribassi di ieri la Borsa svizzera era partita bene stamane, per poi scivolare al di sotto della parità. Ha quindi recuperato terreno dopo la diffusione di dati macroeconomici americani migliori delle attese, ma successivamente in parte lo ha perso con il passaggio in negativo di Wall Street. Il listino principale SMI ha terminato la seduta a 5998,02 punti – al di sotto quindi della soglia psicologica dei 6000 punti – in leggero aumento dello 0,12%. L’indice allargato SPI ha chiuso a quota 5514,85 (+0,07%).

Gli ordini di beni durevoli negli Stati Uniti a maggio sono aumentati dell’1,9% su base mensile, meglio delle previsioni degli analisti che avevano stimato un +1,5%. Inoltre la crescita del Pil del paese nel primo trimestre è stata rivista al rialzo da +1,8% a +1,9%, un dato è in linea con le attese.

Fra i bancari, che ieri hanno subito consistenti contrazioni, UBS è arretrata leggermente (-0,07% a 14,49 franchi), Credit Suisse è in calo dell’1,27% (a 31,75 franchi) e Julius Bär dello 0,15% (a 33,54 franchi). Negativi gli assicurativi, con Zurich Financial in ribasso dell’1,06% (a 204,90 franchi) e Swiss Re dell’1,77% (a 44,97 franchi).

Ribassi consistenti poi per Lonza che ha ceduto il 3,36% (a 61,80 franchi). Quanto ai i titoli difensivi di peso, hanno terminato la seduta ora al di sopra della linea di demarcazione Nestlé, che ha guadagnato lo 0,58% (a 51,75 franchi), e Novartis (+0,06% a 49,94 franchi). Roche ha subito una perdita marginale dello 0,07% (a 137,20 franchi).

Swatch Group ha registrato un balzo dell’1,73% (a 404,80 franchi). Swatch “sta bene”, i risultati aziendali del gruppo sono “fenomenali”, anche se il franco forte “divora” una buona fetta dei profitti, ha dichiarato al “Bund” e al Tages Anzeiger” Nayla Hayek, presidente del Cda, interrogata a proposito della valuta elvetica. La concorrente Richemont ha segnato un incremento dell’1,16% (a 52,20 franchi). Il gruppo bancario HSBC ha fornito una valutazione positiva delle due società.

Ieri era stato comunicato che in maggio l’export del settore orologiero, complice anche tre giorni lavorativi supplementari, è cresciuto del 31,6% rispetto allo stesso mese del 2010. Il comparto ha messo così a segno “una crescita a due cifre” per il sedicesimo mese consecutivo. Fra i titoli più sensibili ai cicli congiunturali, ABB è salita dello 0,92% (a 20,77 franchi), Adecco ha chiuso invece con una flessione dello 0,49% (a 51,25 franchi) e Holcim con un calo dello 0,25% (a 60,75 franchi).

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