Borsa svizzera chiude in calo, SMI -0,44%
Dopo i primissimi scambi in rialzo - con l'SMI che ha toccato un nuovo massimo annuale - gli indici della Borsa svizzera sono subito scivolati sotto la parità e non si sono più ripresi. Dati congiunturali positivi pubblicati nel pomeriggio negli Stati Uniti non sono riusciti a dare impulsi. Il listino principale ha terminato la seduta con una flessione dello 0,44% a 8'915,31 punti, quello allargato SPI con un calo dello 0,43% a 8'768,27 punti.
Tra le blue chip sotto pressione Julius Bär (-2,96% a 42,65 franchi) dopo la presentazione delle cifre relative ai patrimoni in gestione nei primi dieci mesi. Gli altri due bancari - UBS e Credit Suisse - hanno ceduto rispettivamente lo 0,30% a 16,88 franchi e lo 0,04% a 25,26 franchi. Pesanti anche Actelion (-2,40% a 110 franchi) e la sempre volatile Transocean (-2,36% a 24,87 franchi) nonché Holcim (-1,15% a 68,50 franchi) e Swatch (-1,07% a 452,80 franchi).
In controtendenza sono risultati soltanto i due assicurativi Zurich (+0,34% a 291,50 franchi) e Swiss Re (+0,31% a 80,85 franchi). Quanto ai pesi massimi difensivi, Novartis ha perso lo 0,77% a 90,45 franchi, Roche lo 0,35% a 283,40 franchi mentre se l'è cavata meglio Nestlé: -0,07% a 71,45 franchi.
Nel listino allargato da segnalare che Logitech - che in mattinata è arrivata a crescere del 2,59% - ha chiuso con una progressione dell'1,11% a 13,65 franchi dopo aver inoltrato, con diversi mesi di ritardo, i suoi risultati d'esercizio 2013/2014 all'autorità americana di sorveglianza dei mercati finanziari SEC. Il produttore di periferiche informatiche vodese, quotato anche a New York, ha dovuto correggere le sue cifre 2011/2012 e 2012/2013 a causa di errori di contabilità.
Bâloise e PSP Swiss Property, che hanno pubblicato oggi le cifre dei primi nove mesi dell'anno, sono salite rispettivamente dello 0,73% a 124 franchi e dello 0,66% a 84,25 franchi.