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Comitato del San Gottardo contro “NFTA light”

(Keystone-ATS) Il traffico merci che dal 2016 transiterà sull’asse ferroviario del San Gottardo non deve soppiantare il trasporto di passeggeri. È quanto chiedono i tredici cantoni riuniti nel Comitato del San Gottardo. I progetti ferroviari sulle linee d’accesso non vanno quindi trascurati.

Per adempiere al suo scopo, il nuovo collegamento alpino non deve sussistere soltanto delle nuove galleria al san Gottardo e al Ceneri, scrive l’organizzazione in un documento strategico pubblicato oggi. Con l’apertura dei due tunnel di base la Nuova ferrovia transalpina (NFTA) del San Gottardo non è ancora terminata.

Concretamente i tredici cantoni (TI, UR, SZ, LU, OW, NW, ZG, ZH, SH, AG, SO, BS, BL) temono che nella loro area, abitata da 3,5 milioni di persone, il traffico regionale e interregionale venga subordinato a quello delle merci in transito qualora non verranno messe a disposizione le capacità infrastrutturali necessarie.

Il Consiglio federale e il parlamento dovrebbero quindi stanziare per tempo i mezzi necessari e colmare le varie lacune nella NFTA del San Gottardo, chiede il Comitato.

Perché il trasferimento del traffico merci dalla strada alla ferrovia funzioni, bisogna realizzare subito un corridoio per il trasporto di camion alti quattro metri da Basilea a Chiasso, afferma l’organizzazione. Inoltre bisogna eliminare le strettoie, aumentare le capacità e ridurre l’inquinamento acustico nel canton Uri.

Il Comitato del San Gottardo sottolinea che molti di questi progetti erano previsti nella pianificazione originale della NFTA e sono stati rinviati per motivi finanziari. Ma la nuova trasversale dev’essere completata, e non restare un’opera parziale, altrimenti non sarà ciò che la popolazione e l’economia si attendono da essa.

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