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Suicidio assistito: Exit e Dignitas non consultate

Questo contenuto è stato pubblicato il 15 novembre 2009 - 18:26
(Keystone-ATS)

BERNA - Il Consiglio federale ha lanciato lo scorso ottobre una procedura di consultazione su due proposte di legge relative al suicidio assistito, dimenticandosi però di invitare ad esprimersi le due organizzazioni che si occupano in prima linea del problema, ossia Exit e Dignitas.
La sezione svizzero tedesca di Exit accusa oggi in un comunicato il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) di aver agito in modo poco serio. Accusa subito rispedita al mittente dal portavoce del DFGP Guido Balmer: le organizzazioni di aiuto al suicidio, ha detto, sono già state ascoltate quando le proposte di legge erano in fase di elaborazione e se vogliono possono inviare una presa di posizione anche senza un invito ufficiale. Cosa peraltro che hanno già fatto, dicendosi contrarie su tutta la linea.
Il Consiglio federale ha posto sul tappeto due varianti. La prima prevede il divieto puro e semplice del suicidio assistito, mentre la seconda chiede di ancorare nel codice penale chiari obblighi di diligenza: dell'accompagnamento alla morte potrebbero beneficiare solo gli ammalati incurabili.

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