 
Ucraina: Cremlino, non ci saranno progressi su pace in tempi brevi
 
Il presidente americano Donald "Trump capisce che non ci sono motivi per pensare che si possano fare progressi nel processo di risoluzione della pace in tempi brevi". Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov citato dalla Tass.
(Keystone-ATS) “Gli ucraini non vogliono alcun processo di pace. La loro riluttanza è provocata dagli europei, dall’Unione europea. Vediamo che l’Unione europea è letteralmente impazzita. Ecco perché abbiamo una pausa”, ha dichiarato Peskov.
Il portavoce del presidente Vladimir Putin ha anche affermato che le sanzioni annunciate da Washington questa settimana nei confronti dei colossi petroliferi russi Rosneft e Lukoil hanno danneggiato le prospettive di riconciliazione tra Russia e Stati Uniti. “Certo, le azioni intraprese questa settimana sono state un passo ostile. Hanno davvero danneggiato le prospettive di ripristino delle nostre relazioni”, ha dichiarato Peskov al giornalista russo Pavel Zarubin.
Allo stesso tempo, le nuove sanzioni di Washington non sono un motivo per abbandonare le aspirazioni di ripristino delle relazioni tra i due paesi. “I nostri interessi riguardano la creazione di buone relazioni con tutti i paesi, compresi gli Stati Uniti”, ha aggiunto.
II portavoce del Cremlino ha anche sottolineato che la Russia risponderà inevitabilmente a qualsiasi tentativo di confisca dei suoi beni e perseguirà penalmente coloro che avviano e attuano tale decisione in conformità con la legge.
“Capiscono che non lasceremo che tali azioni rimangano senza risposta e utilizzeremo tutti i possibili strumenti legali nazionali e internazionali per perseguire coloro che hanno qualche relazione con tali decisioni illegali”, ha dichiarato Peskov.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
