Il sentiero parte da Rotenboden, la penultima stazione della ferrovia del Gornergrat, a 2'815 metri sopra il livello del mare. Ad accogliere gli alpinisti, c'è un panorama mozzafiato che si estende fino alla cima del Cervino.
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L'avventura prosegue lungo il pendio sud del Gornergrat (3'135 metri), da dove si possono ammirare oltre 20 cime di oltre 4'000 metri.
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Il sentiero "sorvola" una lingua di ghiaccio...
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La vetta Liskamm (4'527 metri), ad est del Cervino, e sullo sfondo - quasi invisibile - la nostra meta: il rifugio del Monte Rosa
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La Capanna del Monte Rosa vista da sudest (Bearth&Deplazes).
La storia e la forza dei ghiacciai raccontate si svelano attraverso queste pareti rocciose.
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Tra crepacci e passaggi delicati, si attraversano due ghiacciai e la morena da loro generata. La via è segnalata da bandierine rosse...
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... nulla di pericoloso, dunque, ma poco adatto a chi soffre di vertigini.
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I segni sulla pietra indicano la retta via agli alpinisti diretti al rifugio.
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Passato e futuro si incontrano al oltre 2'800 metri di altitudine. La vecchia capanna risale al 1895, mentre la nuova è stata inaugurata a metà settembre 2009.
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Accanto al nuovo rifugio, chiamato "cristallo di montagna" per la sua forma poligono irregolare, una marmotta va alla ricerca della sua ben più modesta casa.
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Il nuovo rifugio, ricoperto da uno strato di alluminio e da pannelli solari.
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Finalmente, dopo oltre tre ore di cammino, la vista mozzafiato ripaga ogni fatica.
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C'è un tocco di lusso in più sul Monte Rosa, senza però tradire lo spirito antico dei rifugi di montagna.
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Nel nuovo rifugio ci sono diversi lavelli e docce con acqua calda, prodotta grazie all'energia solare.
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Le camerate possono accogliere fino a 120 persone.
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Le Alpi fanno da guardiane al rifugio.
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Un gioco di luce, tra arte e casualità...
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... e sullo sfondo un manto di neve e ghiaccio.
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Di ritorno verso la stazione del Rotenboden. Ad aspettarci c'è sempre lui, sua maestà il Cervino.
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Alla conquista del più moderno ed ecologico rifugio nel cuore delle Alpi.
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La “passeggiata” che porta alla nuova capanna del Monte Rosa – un gioiello di tecnologia e architettura – è poco adatta a chi soffre di vertigini. (Fotografie di Geraldo Hoffmann/swissinfo.ch)
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